Aumentare il livello di sicurezza, migliorare la prevenzione e garantire un controllo costante e coordinato sulle sedi della giustizia: con questi obiettivi è stata inaugurata a Napoli la prima sala di monitoraggio integrato dedicata esclusivamente al controllo delle strutture giudiziarie del distretto.
Un’iniziativa senza precedenti in Campania – e tra le prime a livello nazionale – che segna un passo importante verso la modernizzazione e la protezione degli ambienti dove si amministra la giustizia.
La nuova sala è equipaggiata con un sistema centralizzato che consente di controllare in tempo reale le immagini provenienti da decine di telecamere dislocate all’interno e all’esterno di tribunali, procure e sedi giudiziarie del distretto di Napoli.
Dotata di schermi multipli e tecnologia di ultima generazione, la sala consente la gestione coordinata dei flussi video e il monitoraggio h24 grazie a un collegamento diretto con Questura, Carabinieri e Polizia Penitenziaria.
Un sistema, dunque, non solo di sorveglianza, ma anche di prevenzione e risposta immediata, in grado di allertare le forze dell’ordine in caso di emergenze o anomalie.
Negli ultimi anni non sono mancati episodi che hanno messo in evidenza le criticità legate alla sicurezza delle sedi giudiziarie napoletane.
Dall’accesso incontrollato di soggetti non autorizzati fino ad episodi di tensione violenta, come il caso del Tribunale di Napoli in cui una vetrata fu sfondata e due agenti rimasero feriti, la necessità di un sistema di controllo più efficace è apparsa sempre più urgente.
Con la nuova sala di monitoraggio, Napoli si dota finalmente di uno strumento concreto e strutturato per affrontare tali emergenze in modo più efficace.
Il progetto è frutto della sinergia tra il Ministero della Giustizia, le forze dell’ordine e la magistratura. È stato fortemente voluto anche in risposta alle crescenti preoccupazioni espresse da avvocati e magistrati sul tema della sicurezza personale e ambientale all’interno degli uffici giudiziari.
Oltre al controllo video, è previsto l’uso di software per l’analisi dei flussi e l’identificazione automatica di situazioni sospette. In futuro si prevede anche l’integrazione con sistemi di lettura targhe e riconoscimento facciale in aree sensibili.
La sala inaugurata a Napoli è destinata a diventare un modello operativo per l’intero distretto giudiziario campano, con possibili estensioni alle sedi di Avellino, Benevento, Caserta e Nola. L’obiettivo è quello di creare una rete di sicurezza condivisa, in grado di rafforzare la presenza dello Stato nei luoghi della giustizia e tutelare cittadini e operatori.
Anche i sindacati degli operatori giudiziari hanno espresso soddisfazione, sottolineando l’importanza della prevenzione e la necessità di continuare a investire nella sicurezza del comparto.