Il tragico femminicidio di Martina Carbonaro, una ragazza di soli 14 anni, ha scosso profondamente la comunità di Afragola e l’intero Paese.
Secondo quanto riportato dall’ANSA, Martina è stata brutalmente uccisa dall’ex fidanzato, Alessio Tucci, di 19 anni, in un locale abbandonato del palazzetto dello sport di Afragola, in provincia di Napoli.
L’autopsia, eseguita presso l’ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania dalla dottoressa Raffaella Salvarezza, ha rivelato che Martina non è morta sul colpo.
Ha subito un’agonia caratterizzata da sofferenza, con quattro ferite principali rilevate sul cranio, tra la regione frontale e quella posteriore.
I colpi, inferti con una pietra, hanno causato una vasta fuoriuscita di sangue che, verosimilmente, ha portato alla morte della giovane.
Al momento, non è possibile stabilire con certezza per quanto tempo Martina sia rimasta in vita dopo l’aggressione.
Ulteriori accertamenti, compresi esami istologici e anatomopatologici, sono necessari per chiarire questa circostanza.
Il ritrovamento del corpoIl corpo di Martina è stato trovato il 27 maggio scorso, dieci minuti dopo la mezzanotte, nascosto da Tucci sotto un vecchio armadio circondato da materiale di risulta e rifiuti, durante il secondo sopralluogo degli investigatori.
Alessio Tucci ha confessato il delitto agli inquirenti, dichiarando che Martina era già morta al momento dell’occultamento del corpo, affermando che “non respirava più”. Tuttavia, le informazioni disponibili sono insufficienti per determinare se Martina fosse ancora viva quando Tucci ha nascosto il corpo.
I funerali di Martina si terranno oggi, mercoledì 4 giugno, ad Afragola, dove è stato proclamato il lutto cittadino.