Il 2 giugno 1946 rappresenta una data fondamentale nella storia d’Italia. Quel giorno, gli italiani furono chiamati alle urne per scegliere la forma istituzionale del Paese, decidendo tra monarchia e repubblica. Era il primo voto libero dopo oltre vent’anni di dittatura fascista e, soprattutto, fu la prima volta nella storia italiana in cui votarono anche le donne.
Alla fine della Seconda guerra mondiale, l’Italia si trovava in una condizione profondamente mutata. Il regime fascista era stato abbattuto, il Paese era devastato dal conflitto, e la monarchia, identificata con la complicità al regime di Mussolini, aveva perso molta della sua legittimità. Il re Vittorio Emanuele III, compromesso con il fascismo, aveva abdicato in favore del figlio Umberto II, nel tentativo di salvare l’istituzione monarchica.
Il governo provvisorio, guidato da Alcide De Gasperi, indisse un referendum istituzionale: per la prima volta, gli italiani avrebbero potuto decidere il proprio destino.
Tra il 2 e 3 giugno 1946, circa 28 milioni di italiani si recarono alle urne. Il risultato fu storico: la repubblica ottenne il 54,3% dei consensi, mentre la monarchia si fermò al 45,7%. La decisione sancì la fine della monarchia dei Savoia, che aveva governato l’Italia fin dall’unificazione nel 1861.
Il 10 giugno, la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la vittoria della Repubblica, seppure in un clima di forti tensioni politiche e contestazioni sul conteggio dei voti. Il re Umberto II lasciò il Paese in esilio volontario, senza mai abdicare formalmente.
Oltre alla portata istituzionale, il voto del 2 giugno 1946 è ricordato per un altro fatto epocale: per la prima volta le donne italiane parteciparono al voto a livello nazionale. Questo segnò una tappa cruciale nel cammino dei diritti civili e della parità di genere in Italia.
Nello stesso momento in cui si votava per il referendum, gli italiani eleggevano anche i membri della Assemblea Costituente, incaricata di redigere la nuova Costituzione della Repubblica Italiana, che sarebbe entrata in vigore il 1º gennaio 1948.
Dal 1948, il 2 giugno è celebrato ogni anno come Festa della Repubblica Italiana, una delle ricorrenze civili più sentite e solenni. Il cuore delle celebrazioni è a Roma, con la deposizione di una corona d’alloro al Milite Ignoto sull’Altare della Patria, la parata militare ai Fori Imperiali, e la spettacolare esibizione delle Frecce Tricolori.
Il 2 giugno è più di una ricorrenza: è il simbolo della rinascita democratica dell’Italia, il giorno in cui il popolo si fece protagonista del proprio futuro. È la memoria viva di un Paese che ha saputo rialzarsi dalle rovine della guerra e scegliere la strada della libertà, della partecipazione e della giustizia.