Mercoledì 21 maggio, alle ore 18:30, le strade di Napoli vibreranno di orgoglio e indignazione. Una mobilitazione spontanea, promossa dagli attivisti di “Fatti di napoletani perbene” che chiama a raccolta cittadini, artisti, intellettuali e amanti veri della città per dire basta alla mercificazione dell’anima partenopea.
A scatenare la protesta è l’opera di arte urbana dell’artista JK, che ha ottenuto l’autorizzazione per coprire la facciata del Duomo di Napoli con una serie di gigantografie che ritraggono la cosiddetta “peggio Napoli”: immagini che ripropongono, in modo esasperato e deformato, un immaginario fatto di degrado, folklore urlato e cliché stanchi.
Un’operazione che ha indignato chi in quella città ci vive, ci crede e la difende ogni giorno con il silenzio operoso della dignità. “Napoli non è quella che ci vogliono raccontare. Napoli è molto di più”, recita l’appello che circola sui social. E ancora: “Napoli siamo NOI: persone perbene, oneste, silenziose, fiere”.
L’iniziativa si presenta come una risposta ferma a ciò che viene definito “Napolicidio”: la sistematica riduzione della città a oggetto folkloristico da cartolina o, peggio, a scenografia del degrado da esibire per stupire o vendere.
“Basta con la narrazione tossica. Basta usare i nostri dolori per vendere biglietti o like”, è il grido che attraversa l’appello. Napoli, si sottolinea, non è una caricatura: è una città viva, ferita ma fiera, che chiede rispetto, complessità, verità.
La mobilitazione in programma per mercoledì 21 maggio non sarà solo un momento di dissenso, ma un atto d’amore collettivo. “Alziamo il volume del nostro amore”, è l’invito a partecipare, a metterci la faccia e il cuore per difendere l’identità di Napoli da chi la svende o la semplifica.