Domenica 8 e lunedì 9 giugno, i cittadini italiani saranno chiamati alle urne per esprimersi su cinque referendum abrogativi riguardanti temi cruciali come il lavoro e la cittadinanza. Quattro dei quesiti sono stati promossi dalla CGIL e da altre associazioni della società civile, mentre il quinto è stato proposto dal partito +Europa con il sostegno di Possibile, PSI, Radicali Italiani e Rifondazione Comunista.
I cinque quesiti referendari
1. Reintegro nel posto di lavoro per licenziamento illegittimo: il quesito propone l’abrogazione del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23, che ha introdotto il contratto a tutele crescenti, limitando la possibilità di reintegro per i lavoratori licenziati senza giusta causa.
2. Indennità per licenziamenti nelle piccole imprese: si propone l’eliminazione del tetto massimo all’indennità per i lavoratori licenziati illegittimamente nelle piccole imprese, lasciando al giudice la determinazione dell’importo in base a criteri come l’età e l’anzianità del lavoratore.
3. Contratti a termine: il quesito mira a contrastare l’abuso dei contratti a tempo determinato, proponendo l’abrogazione di norme che facilitano il ricorso a tali contratti senza causale.
4. Responsabilità solidale negli appalti: si propone di abrogare le norme che limitano la responsabilità solidale del committente in caso di infortuni o violazioni contrattuali da parte dell’appaltatore.
5. Cittadinanza italiana per stranieri: il quesito propone di ridurre da dieci a cinque anni il periodo di residenza legale in Italia necessario per gli stranieri extracomunitari maggiorenni per richiedere la cittadinanza italiana.
Modalità di voto
I seggi saranno aperti domenica 8 giugno dalle 7:00 alle 23:00 e lunedì 9 giugno dalle 7:00 alle 15:00. Per la validità dei referendum abrogativi è necessario raggiungere il quorum, ovvero la partecipazione del 50% più uno degli aventi diritto al voto.
Per la prima volta, gli elettori fuori sede potranno votare senza dover tornare nella loro città di residenza, grazie a nuove disposizioni che facilitano il voto per corrispondenza .
Questi referendum rappresentano un’importante occasione per i cittadini italiani di esprimersi su questioni fondamentali che riguardano i diritti dei lavoratori e l’inclusione sociale. La partecipazione al voto è essenziale per determinare l’esito di queste consultazioni popolari.