I climatizzatori rappresentano oggi una soluzione tecnologica versatile e indispensabile per il comfort abitativo.
Ormai quasi non se ne può fare a meno: utili d’estate con la funzione di raffrescamento e utili in inverno con quella per il riscaldamento.
Oltretutto i più moderni contribuiscono significativamente anche al miglioramento della qualità dell’aria interna attraverso la funziona deumidificazione e, nei modelli più sofisticati, mediante sistemi di filtrazione avanzati in grado di trattenere impurità e allergeni.
Il principio di funzionamento alla base di questi sistemi si fonda sullo scambio di calore con l’ambiente esterno: l’unità interna assorbe o cede calore all’aria della stanza, mentre l’unità esterna lo disperde o lo preleva dall’esterno, a seconda che si stia raffrescando o riscaldando.
Ad oggi, esistono diverse tipologie di configurazioni per la nostra casa, dai monosplit ai muiltisplit. Per questo vorremmo soffermarci proprio sulle caratteristiche degli uni e degli altri per guidare il lettore verso la scelta migliore.
Cosa significa Condizionatori Monosplit e Multisplit?
Partiamo da un punto comune: entrambe le tipologie si basano sul medesimo principio di funzionamento. La differenza sta nella “configurazione”, cosa che influisce sulla scelta finale.
Condizionatori Monosplit
Il sistema monosplit è caratterizzato da una configurazione semplice e diretta: un’unica unità esterna, contenente il motore e il compressore, è collegata a una singola unità interna (split), responsabile della diffusione dell’aria climatizzata nell’ambiente. Questa soluzione è ideale per climatizzare una singola stanza o un’area ben definita e non suddivisa (monozona), come un soggiorno, una camera da letto o un ufficio.
Condizionatori Multisplit
Al contrario, un sistema multisplit prevede un’unica unità esterna capace di alimentare e gestire due o più unità interne.
La variante più comune è il sistema dual split, che collega due unità interne a una singola unità esterna. Naturalmente il mercato offre anche soluzioni più grandi, come i modelli trial split (tre unità interne), quadri split (quattro unità interne), penta split (cinque unità interne).
I sistemi multisplit sono progettati specificamente per climatizzare in modo efficace più stanze o zone distinte all’interno di un’abitazione o di un edificio, utilizzando un solo motore esterno.
Vantaggi e svantaggi: Monosplit vs. Multisplit
La scelta tra un sistema di climatizzazione monosplit e uno multisplit comporta una serie di considerazioni, sia di natura pratica che economica. Tutte e due le soluzioni presentano specifici punti di forza e alcune limitazioni che adesso andremo ad analizzare.
Vantaggi del sistema monosplit
- Installazione semplificata: Generalmente, l’installazione di un sistema monosplit risulta meno complessa rispetto a quella di un multisplit, richiedendo collegamenti più diretti tra l’unità interna e quella esterna.
- Flessibilità di posizionamento dell’unità esterna: L’unità esterna può essere collocata in prossimità dell’unità interna a cui è dedicata, ottimizzando la lunghezza delle tubazioni e (potenzialmente) riducendo i costi di installazione.
- Modularità dell’investimento: È possibile climatizzare inizialmente solo l’ambiente ritenuto prioritario, per poi aggiungere ulteriori sistemi monosplit indipendenti per altre stanze in un secondo momento, diluendo l’investimento nel tempo.
- Consumi potenzialmente inferiori (con una sola unità attiva): Quando è in funzione una sola unità interna, un sistema monosplit tende ad avere consumi energetici inferiori rispetto a un sistema multisplit, anche se quest’ultimo stesse alimentando unicamente un singolo split.
- Indipendenza operativa: In caso di malfunzionamento o avaria dell’unità esterna di un sistema monosplit, eventuali altri sistemi monosplit installati nell’abitazione continueranno a operare regolarmente, garantendo la climatizzazione nelle altre zone.
Svantaggi del sistema monosplit
- Ingombro esterno multiplo: Se si necessita di climatizzare più ambienti, l’installazione di molteplici sistemi monosplit comporterà la presenza di un corrispondente numero di unità esterne. Questo può rappresentare un problema in termini di spazio disponibile su balconi, facciate o a terra, oltre a un potenziale impatto estetico negativo.
- Manutenzione più onerosa: La presenza di più unità esterne implica che la manutenzione ordinaria e straordinaria dovrà essere eseguita su ciascun singolo impianto, potendo incrementare i costi e i tempi complessivi nel lungo periodo.
Vantaggi del sistema multisplit
- Unica unità esterna: Il vantaggio più evidente è la presenza di una sola unità esterna, anche per climatizzare numerose stanze. Questo è particolarmente vantaggioso in contesti con spazio limitato, come appartamenti in condominio, abitazioni a più piani o edifici con vincoli architettonici.
- Gestione ottimizzata della potenza: I moderni sistemi multisplit, specialmente quelli dotati di tecnologia inverter, sono in grado di modulare la potenza erogata dall’unità esterna in funzione della reale richiesta delle singole unità interne attive.
- Manutenzione ordinaria: La manutenzione ordinaria si deve fare su un’unica unità esterna e sulle unità interne, risultando quindi meno onerosa e più rapida rispetto ai sistemi monosplit.
- Climatizzazione a zone: Le unità interne di un sistema multisplit possono essere controllate individualmente, permettendo di impostare temperature diverse in ogni ambiente o di attivare la climatizzazione solo dove necessario, ottimizzando il comfort e il consumo energetico.
Svantaggi del sistema multisplit:
- Dipendenza da un’unica unità esterna: In caso di guasto o avaria dell’unità esterna, l’intero sistema di climatizzazione, e quindi tutte le unità interne collegate, cesserà di funzionare, lasciando gli ambienti privi di climatizzazione fino alla riparazione.
- Consumi potenzialmente maggiori: Se si utilizza frequentemente una sola unità interna di un sistema multisplit dimensionato per più locali, i consumi saranno leggermente superiori rispetto a un sistema monosplit a causa del sovradimensionamento potenziale dell’unità esterna.
- Installazione più complessa: L’installazione di un sistema multisplit è più complessa per la necessità di posare tubazioni più lunghe e di collegare diverse unità interne all’unica unità esterna.
Quando scegliere il sistema monosplit:
Il sistema monosplit è la scelta più indicata se:
- Bisogna climatizzare un singolo ambiente: Se la necessità è quella di climatizzare una sola stanza, come il soggiorno, la camera da letto o uno studio, il sistema monosplit è la soluzione più sensata.
- Si vuole risparmiare inizialmente: Se si preferisce affrontare la spesa in modo progressivo, si può iniziare installando un sistema monosplit nell’ambiente più critico, per poi eventualmente aggiungere altri sistemi monosplit indipendenti in altre stanze in un secondo momento, in base alle future necessità o disponibilità economiche.
- Si ha lo spazio per aggiungere in futuro altri monosplit: Qualora si preveda di climatizzare più stanze in futuro con sistemi separati e si disponga di spazio esterno sufficiente per collocare diverse unità esterne senza creare problemi logistici o estetici, il monosplit offre questa flessibilità.
Quando preferire un sistema multisplit
Il sistema multisplit si rivela la soluzione più vantaggiosa nei seguenti casi:
- Climatizzazione di più ambienti: Se l’intenzione è quella di climatizzare contemporaneamente due o più stanze (ad esempio, zona giorno e zona notte, oppure diverse camere da letto), il sistema multisplit permette di farlo con un’unica unità esterna.
- Limitazioni di spazio esterno o vincoli architettonici: In contesti condominiali, centri storici o abitazioni con poco spazio disponibile all’esterno, la possibilità di installare una sola unità esterna per servire più ambienti interni è un vantaggio determinante.
- Gestione centralizzata dell’unità esterna: Benché ogni unità interna può essere controllata individualmente, la presenza di un’unica unità esterna semplifica alcuni aspetti gestionali e di manutenzione rispetto alla gestione di molteplici unità esterne.
- Abitazioni su più piani: Per climatizzare efficacemente abitazioni disposte su più livelli, il sistema multisplit è più inidcato.
Qual è la potenza giusta (BTU o kW)?
Una volta orientata la scelta tra un sistema monosplit o multisplit, c’è un secondo aspetto da tenere in considerazione ed è quello legato alla potenza del climatizzatore da scegliere in base alle necessità.
Infatti, ogni modello di climatizzatore è caratterizzato da una specifica capacità frigorifera o termica, comunemente espressa in BTU/h (British Thermal Unit all’ora) o in kW (kilowatt).
È un errore comune pensare che la potenza necessaria per un climatizzatore dipenda esclusivamente dalla superficie (metri quadrati) e dall’altezza della stanza da climatizzare.
Anche se si tratta di elementi importanti, in realtà non sono gli unici da considerare. Un calcolo preciso della potenza deve tenere conto di una molteplicità di fattori che influenzano il bilancio termico dell’ambiente, tra cui:
- Caratteristiche dell’abitazione: Il livello di isolamento termico dell’edificio (pareti, tetto, infissi), l’esposizione solare delle stanze, il numero e la dimensione delle finestre, la presenza di eventuali fonti di calore interne (elettrodomestici, illuminazione) e persino il numero di persone che solitamente occupano gli ambienti.
- Zona climatica: Le condizioni climatiche medie della località in cui si trova l’abitazione incidono sulla quantità di calore da rimuovere o da apportare.
- Tipologia di edificio: Un attico all’ultimo piano avrà esigenze diverse rispetto a un appartamento situato a un piano intermedio.
Scegliere un climatizzatore sottodimensionato comporterà un funzionamento continuo alla massima potenza nel tentativo, spesso vano, di raggiungere la temperatura desiderata, con conseguente discomfort, usura precoce dell’apparecchio e consumi energetici elevati.
Al contrario, un climatizzatore sovradimensionato potrebbe portare a cicli di accensione e spegnimento troppo frequenti, causando sbalzi di temperatura, una deumidificazione inefficace e un inutile spreco di energia, oltre a un costo di acquisto iniziale superiore.
Per queste ragioni, la determinazione della potenza corretta e la scelta dell’impianto più appropriato per un funzionamento efficiente e confortevole non possono prescindere dalla fase di sopralluogo e dalla consulenza di un tecnico specializzato.
Un installatore qualificato possiede le competenze e gli strumenti per analizzare tutte le variabili in gioco e consigliare il dimensionamento adeguato, assicurando che l’investimento nel sistema di climatizzazione si traduca in un reale beneficio in termini di comfort e risparmio energetico.
La manutenzione programmata dei climatizzatori
L’installazione di un climatizzatore, sia esso monosplit o multisplit, è pur sempre una spesa dedicata al comfort della propria abitazione.
Come tutte le cose che acquistiamo, è bene fare attenzione a mantenerle sempre efficienti e fare in maniera che durino il più a lungo possibile. Va da se che la manutenzione dei climatizzatori è un qualcosa che non va trascurata.
La manutenzione non si limita alla sola pulizia dei filtri, cosa che possiamo fare benissimo da soli, ma anche sottoporre l’apparecchiatura a interventi periodici programmati per evitare malfunzionamenti, cattivi odori, qualità dell’aria immessa nell’ambiente insana o addirittura che in modalità raffrescamento il climatizzatore emetta aria calda.
Una sanificazione annuale del condizionatore domestico sarà sufficiente ad evitare questi inconvenienti. Per quanto riguarda il gas in esso contenuto, ricordiamo che può essere manipolato solo da tecnici in possesso di patentino fgas (di solito i tecnici che fanno assistenza ai condizionatori d’aria domestici ne sono in possesso) e di conseguenza la ricarica gas del climatizzatore deve essere effettuato esclusivamente da questi soggetti qualificati.
Foto di Sonny Sixteen: https://www.pexels.com/it-it/foto/finestre-windows-porta-entrata-12048899/