Un grave caso di contaminazione ha colpito la celebre marca di acqua minerale frizzante Perrier, appartenente al gruppo Nestlé. A seguito della scoperta di batteri di origine fecale, tra cui l’Escherichia coli, in uno dei pozzi situati a Vergèze, nel dipartimento del Gard, nel sud della Francia, le autorità locali hanno ordinato la sospensione immediata dell’utilizzo del bacino idrico coinvolto. In risposta, Nestlé ha proceduto alla distruzione di circa 2 milioni di bottiglie di Perrier come misura precauzionale.
Sebbene l’azienda abbia assicurato che le bottiglie attualmente in commercio siano sicure per il consumo, il prefetto del Gard ha evidenziato che la contaminazione, risalente a marzo 2024, potrebbe rappresentare un rischio per la salute dei consumatori.
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di preoccupazioni riguardanti la qualità delle acque minerali prodotte da Nestlé. Secondo l’Agenzia nazionale francese per la sicurezza alimentare (Anses), già nell’ottobre precedente erano state rilevate contaminazioni da batteri, pesticidi e PFAS in diverse marche del gruppo, tra cui Hépar, Vittel e Contrex.
Inoltre, un’inchiesta giornalistica ha rivelato che Nestlé avrebbe utilizzato trattamenti non autorizzati, come l’uso di raggi ultravioletti e filtri a carboni attivi, per purificare l’acqua, violando così le normative europee che vietano tali pratiche per le acque minerali naturali.