La comunità scientifica internazionale è scossa dalla notizia dell’omicidio di Alessandro Coatti, biologo molecolare italiano di 42 anni, il cui corpo smembrato è stato ritrovato a Santa Marta, in Colombia.
Coatti, originario dell’Emilia-Romagna, aveva recentemente lasciato il suo incarico presso la Royal Society of Biology a Londra per dedicarsi al volontariato e viaggiare in Sud America.
Lo scorso 6 aprile, le autorità locali hanno rinvenuto parti del corpo di Coatti all’interno di una valigia abbandonata in un ruscello vicino a Santa Marta. Successivamente, il torso è stato trovato nel fiume Manzanares. L’identificazione è avvenuta grazie a un braccialetto dell’ostello dove alloggiava. Coatti era arrivato nella città colombiana il 3 aprile e risultava disperso dal giorno seguente.
Le autorità colombiane, in collaborazione con la Procura di Roma, stanno indagando sull’omicidio. Una delle ipotesi principali è che Coatti possa essere stato vittima di uno scambio di persona, coinvolto involontariamente in conflitti tra gruppi paramilitari locali, come il Clan del Golfo e le Autodefensas Conquistadores de la Sierra. Queste organizzazioni sono note per l’uso di tattiche brutali, inclusa la mutilazione, per intimidire e affermare il controllo territoriale.
La madre di Alessandro, Sandra Lovato, ha espresso il suo profondo dolore sui social media, scrivendo: “Alessandro, mi manchi da morire. Mi manca l’aria per respirare.” La Royal Society of Biology ha ricordato Coatti come un individuo appassionato e intelligente, che ha dato contributi significativi alla politica scientifica nel campo delle scienze animali.
Alessandro Coatti aveva una carriera di rilievo nel settore scientifico. Secondo il suo profilo LinkedIn, aveva lavorato come Assistant Technical Development presso Bayer e aveva studiato presso l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Inoltre, era dottorando presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali dell’Università di Bologna, impegnato nel progetto FURIOUS, focalizzato su polimeri a base di furano per applicazioni avanzate.