Revocati gli arresti domiciliari a Pasquale Nocerino detto ‘o professore, 51enne di Ponticelli, imparentato con diverse figure di spicco della camorra ponticellese. Nel 2024 Nocerino era stato condannato a sei anni di reclusione. Determinanti le motivazioni argomentate dall’avvocato difensore di Nocerino, Sara Piccini che ha fatto leva su due aspetti fondamentali.
In primis, la mancata violazione della detenzione domiciliare: trovandosi ristretto ai domiciliari dal marzo del 2023, Nocerino avrebbe potuto approfittarne per compiere reati, ma questo non è accaduto. Un elemento che, secondo l’avvocato Piccini, sottolinea la volontà del suo assistito di tenersi distante dalle logiche malavitose, come sottolineano i due anni trascorsi senza compiere alcuna violazione.
L’altro elemento cruciale va invece ricercato nel fatto che lo stato di tossicodipendenza di cui Nocerino era affetto risulta superato dall’intervento a cui si è sottoposto lo scorso febbraio. Nell’ottobre del 2023 una perizia gli aveva riconosciuto un’infermità mentale parziale, mentre in seguito all’intervento chirurgico subito di recente, Nocerino è stato dichiarato portatore di handicap e la dipendenza da sostanze stupefacenti risulta superata.
Nocerino fu destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare nel febbraio del 2023, insieme ad altre 23 persone, nell’ambito di un blitz che ha coinvolto svariati soggetti ritenuti contigui al clan Mazzarella, accusati a vario titolo di associazione di stampo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti (cocaina e hashish), violazione alla normativa sulle armi e sugli esplosivi, estorsione e impiego di denaro di provenienza illecita in attività economiche.
In particolare, le indagini, condotte dal febbraio 2018 al gennaio 2020, consentirono di documentare il controllo delle attività di commercializzazione di tabacchi di contrabbando nonché la diretta e indiretta gestione da parte del clan Mazzarella delle principali piazze di spaccio nell’area orientale di Napoli, oltre al crescente interesse da parte del clan Mazzarella nel settore del commercio e della distribuzione degli idrocarburi, riscontrato dalle pretese estorsive avanzate nei confronti di un imprenditore del settore nonché dall’acquisizione da parte di un affiliato di un’attività di distribuzione di carburanti nell’area di Fuorigrotta, nei pressi dello stadio Maradona, che è stata sequestrata.
L’avvocato Piccini ha evidenziato che dai fatti contestati e risalenti al 2018 ad oggi, Nocerino ha trascorso due anni ristretto ai domiciliari senza compiere violazioni, sottolineando un aspetto che si è rivelato determinante ai fini dell’annullamento del provvedimento che ha consentito al suo assistito di tornare in libertà.