Il mondo della cultura italiana piange la scomparsa del maestro Roberto De Simone, deceduto domenica 6 aprile all’età di 91 anni nella sua residenza di Napoli.
Figura poliedrica e di spicco nel panorama artistico, De Simone è stato compositore, regista teatrale, drammaturgo, musicologo ed etnomusicologo, dedicando la sua vita allo studio e alla valorizzazione delle tradizioni popolari campane.
Nato il 25 agosto 1933 a Napoli, De Simone si diplomò in pianoforte e composizione presso il Conservatorio San Pietro a Majella. Iniziò la sua carriera come clavicembalista nell’Orchestra Domenico Scarlatti, per poi dedicarsi alla ricerca etnomusicologica, focalizzandosi sulla musica popolare dell’Italia meridionale, con particolare attenzione al tarantismo e ai canti funebri.
Nel 1967 fondò la Nuova Compagnia di Canto Popolare, con l’obiettivo di recuperare e reinterpretare il patrimonio musicale tradizionale campano. Con questa formazione, De Simone portò in scena spettacoli di grande successo, tra cui “La Gatta Cenerentola” nel 1976, presentata al Festival dei Due Mondi di Spoleto, che ottenne riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale.
Tra il 1981 e il 1987, De Simone ricoprì il ruolo di direttore artistico del Teatro San Carlo di Napoli, contribuendo significativamente alla programmazione e alla valorizzazione del repertorio operistico. Nel 1995 fu nominato direttore del Conservatorio San Pietro a Majella, incarico che mantenne fino al 2000.
La sua produzione artistica comprende opere come “Mistero napoletano”, “L’Opera buffa del Giovedì Santo” e “Stabat Mater”, che testimoniano il suo impegno nel coniugare tradizione e innovazione. De Simone ha inoltre composto colonne sonore per il cinema, ampliando ulteriormente il suo contributo alla cultura italiana.
La camera ardente sarà allestita presso il Teatro San Carlo a partire dalle ore 13 di martedì 8 aprile, mentre i funerali si terranno mercoledì 9 aprile alle ore 16 nel Duomo di Napoli, officiati dal cardinale Domenico Battaglia.
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha dichiarato il lutto cittadino per la giornata di mercoledì, con bandiere a mezz’asta in segno di rispetto. Manfredi ha ricordato De Simone come “un punto di riferimento culturale che ha portato Napoli nel mondo, unendo le antiche tradizioni a una straordinaria capacità innovativa”.
Con la scomparsa di Roberto De Simone, Napoli e l’Italia perdono un maestro che ha saputo raccontare l’anima più profonda della cultura partenopea, lasciando un’eredità artistica e intellettuale di inestimabile valore.