Gli appassionati di poker italiani che vogliono giocare una mano in un casinò non hanno molte opzioni a disposizione. Nel nostro Paese, infatti, le case da gioco sono solo quattro e sono concentrate tutte nelle regioni del nord. I casinò autorizzati sono infatti quelli di Venezia, Sanremo, Saint-Vincent in Valle d’Aosta e Campione d’Italia, un’exclave italiana in Svizzera.
Recarsi fisicamente in un casinò, oltre che essere una scelta costosa, è per molti occasionale o proprio impossibile, considerando anche il tempo per la trasferta. Per questo la maggior parte dei giocatori in Italia preferisce il poker online, affidandosi alle migliori piattaforme di gioco. In questo modo è possibile connettersi senza vincoli di tempo e di spazio, dalla propria casa o anche semplicemente dal telefono, dal momento che il poker online è disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
In realtà c’è una terza opzione, vale a dire i circoli di poker. Si tratta di associazioni nelle quali si pratica il poker sportivo – e non quindi il gioco d’azzardo – nei quali è possibile giocare partite e tornei.
I circoli di poker sono legali?
Dal momento che si tratta di un’attività di gioco al di fuori dei casinò ufficiali, è lecito chiedersi se giocare in un club sia al 100% legale in Italia. Approfondiamo pertanto il quadro normativo previsto per questa attività.
Il poker è legale quando è gestito direttamente dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), come per il Lotto, il Superenalotto, i Gratta&Vinci, oppure è gestito da società private autorizzate dallo Stato, come i casinò che abbiamo nominato sopra. In aggiunta a queste due situazioni, il gioco è permesso quando non costituisce gioco d’azzardo, cioè la componente dell’abilità prevale sulla fortuna.
I circoli di poker sportivo sono pertanto ammessi dalla legge purché non ricadano nella fattispecie dell’azzardo. Questa ipotesi si verifica nel cosiddetto cashgame, cioè quando le puntate vengono fatte direttamente con i soldi e non con le fishes, e anche con i cosiddetti re-entry.
In altre parole, in Italia sono consentiti unicamente i tornei freezeout senza re-buy con un regolamento, nei quali ai giocatori che hanno pagato la quota di iscrizione viene data una quantità definita di fishes – senza controvalore in denaro – e il montepremi è già stabilito. Inoltre, i premi non devono essere in denaro e non è possibile organizzare più di un torneo nella stessa giornata e nella stessa località.
Negli anni diverse sentenze della Cassazione hanno chiarito le modalità che rendono il gioco nei circoli legale. Sulle pagine di cronaca sono apparsi diversi casi di giocatori condannati al pagamento di multe salatissime, ma si trattava sempre di giocatori che non avevano osservato le norme sopracitate.
I circoli FIGP
Un ruolo fondamentale nella diffusione del poker sportivo in Italia si deve alla Federazione Italiana Gioco Poker (FIGP), che è stata fondata a Udine nel 2006. La Federazione ha contribuito alla formazione delle associazioni sportive sul territorio, ma ha anche stabilito le regole che tutti i circoli devono rispettare, in osservanza della normativa italiana. Il gioco all’interno dei club viene praticato su autorizzazione degli organi di Pubblica Sicurezza con i quali vengono mantenuti costanti rapporti di collaborazione.
La FIGP ha creato anche le strutture territoriali che si occupano alla gestione sportiva del movimento, attraverso degli appositi comitati regionali. Vero e proprio punto di riferimento in Italia per il poker inteso come disciplina sportiva, la FIGP nel 2014 è stata ufficialmente riconosciuta come federazione di riferimento per l’Italia.
Vengono organizzati anche eventi di carattere nazionale e il Campionato Italiano di Poker, a cui si aggiungono manifestazioni di caratura internazionale. La federazione punta anche sulla formazione, avendo istituito corsi per istruttori arbitrali dei diversi livelli e corsi di perfezionamento tecnico.
I circoli a Napoli
Negli ultimi 25 anni in Italia si sono diffusi molti circoli di poker, nei quali si ritrovano periodicamente gli appassionati di questo gioco. Nella maggior parte dei casi si tratta di associazioni gestite per passione e a livello hobbistico, confermando la natura ludica di questa attività.
Nelle sale dei circoli è possibile trovare tavoli da poker e dealer professionali; pertanto, l’esperienza di gioco è del tutto paragonabile a quella del casinò, fatta eccezione per la componente dell’azzardo.
Anche a Napoli, come nelle altre grandi città italiane, sono presenti diversi circoli e club dedicati al poker. Lo Sporting Club di Casoria organizza diversi tornei tra cui il Campania Poker Tour nel quale si sfidano i migliori talenti della regione.
Il Dallas Club di Pozzuoli, il Texas Club Napoli, l’Only the Braves di Acerra, il circolo Pokeriamo di Napoli sono alcuni dei club presenti nel capoluogo partenopeo. Ma ci sono anche Asso Nero 83, Texas Hold’em Club, Regina di Cuori, Show Down Poker, GM Poker e Texas Club Napoli.
Tra i tanti club della regione ricordiamo anche lo Stabi Poker a Castellamare di Stabia, il Texas Hold’em Giordano Bruno di Nola, AssoPicche di Pompei e FullHouse Poker di Forio d’Ischia e l’Ischia Poker Dome.