Emergono nuovi, significativi dettagli sulla vita di Emanuele Durante, il 20enne ucciso in un agguato nel pomeriggio di sabato 15 marzo, in via Santa Teresa degli Scalzi, a Napoli. Due individui in scooter lo hanno affiancato, mentre era in auto in compagnia della fidanzata e gli hanno sparato, ferendolo alla spalla. Tempestivamente soccorso da un passante che lo ha trasportato all’ospedale Vecchio Pellegrini, i medici non hanno potuto fare niente per cercare di salvargli la vita, quando è arrivato in ospedale era già morto.
Nato e cresciuto nel quartiere Forcella, Emanuele era nipote di secondo grado di Annalisa Durante, la 14enne uccisa in un agguato di camorra nel 2004, vittima innocente della criminalità. Emanuele è nato un anno dopo, il 1° marzo del 2005. La sua infanzia è stata segnata da difficoltà familiari; il padre ha scontato periodi di detenzione. Emanuele ha frequentato la Scuola della Pace della Comunità di Sant’Egidio durante le elementari.
Nonostante la giovane età, Emanuele aveva già alcuni precedenti penali per reati legati alla droga e al patrimonio, commessi in parte durante l’adolescenza, seppure gli inquirenti abbiano escluso che il giovane avesse legami con i clan di camorra. Le indagini sull’omicidio sono in corso, con gli inquirenti che esplorano diverse possibili motivazioni, inclusa una faida tra gruppi di giovani per il controllo dello spaccio di stupefacenti nel centro storico di Napoli. Secondo quanto emerso nelle ore successive all’agguato, Durante era legato a uno dei gruppi di giovanissimi che sta seminando il terrore tra le strade della città. Il suo omicidio sarebbe maturato in uno scenario assai simile a quello in cui ha perso la vita Emanuele Tufano, 15enne del rione Sanità, ucciso in un conflitto a fuoco tra due bande di giovani nella zona di piazza Mercato. In quella circostanza, la sparatoria sarebbe scaturita dall’incursione del gruppo del rione Sanità nella zona controllata nel gruppo rivale. Ad avere la peggio fu il 15enne.
Non è escluso che anche l’omicidio di Emanuele Durante sarebbe maturato in uno scenario analogo per mano di un gruppo proveniente dal rione Sanità. Qualora questa ipotesi dovesse essere riscontrata, sarebbe legittimo temere una faida tra gruppi di giovani per il controllo degli affari illeciti nella zona del centro storico di Napoli.