Nel corso della mattina odierna, venerdì 7 marzo, il giudice per l’udienza preliminare (GUP) del Tribunale di Napoli, Ivana Salvatore, ha assolto il cantante neomelodico Tony Colombo e sua moglie, Tina Rispoli, dalle accuse di concorso esterno in associazione mafiosa e partecipazione a un’organizzazione finalizzata alla produzione di sigarette di contrabbando. La sentenza è stata emessa nell’aula bunker del carcere di Poggioreale, portando alla loro immediata scarcerazione.
Le indagini, avviate nel 2017, avevano coinvolto la coppia in un’inchiesta sul rifondato clan Di Lauro di Secondigliano. Secondo l’accusa, Tony Colombo e Tina Rispoli avrebbero finanziato l’acquisto di materiali e macchinari per l’allestimento di una fabbrica di sigarette contraffatte, con un investimento complessivo di 500 mila euro.
Una sentenza che riaccende i riflettori su una delle coppie più chiacchierate dello scenario napoletano e che in più occasioni è finita al centro di dibattiti nei talkshow televisivi nazionali. Tony Colombo, nome d’arte di Antonino Colombo, è nato a Palermo il 11 maggio 1986. Tina Rispoli, vedova del boss di camorra Gaetano Marino, ha sposato Tony Colombo nel 2019. Il loro matrimonio ha attirato l’attenzione mediatica per la sfarzosità e per le polemiche legate alle presunte connessioni con ambienti criminali. I due sono stati oggetto di numerose inchieste giornalistiche che ponevano l’accento proprio sui legami con gli ambienti della criminalità organizzata.
Nonostante le richieste della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che aveva proposto una condanna a nove anni di carcere per entrambi, il GUP ha ritenuto insufficienti le prove a loro carico, decretando l’assoluzione. Contestualmente, Vincenzo Di Lauro, figlio del capoclan Paolo Di Lauro, è stato condannato a venti anni di reclusione per il suo ruolo nell’organizzazione criminale.
La difesa di Tony Colombo e Tina Rispoli, rappresentata dagli avvocati Sergio Cola e Andrea Imparato, ha espresso soddisfazione per l’esito del processo, sottolineando come le accuse avessero inflitto un duro colpo alla carriera artistica del cantante.
La notizia si è diffusa rapidamente sui social network e sta alimentando un forte dibattito tra chi mostra vivo disappunto per l’inaspettato verdetto e chi, invece, ha sempre sostenuto con fermezza l’innocenza dei coniugi Colombo, riconducendo le accuse a loro carico a una manovra montata ad arte da “gente invidiosa”, alludendo alle dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia.