La percentuale di minorenni autori di un omicidio in Italia è pressoché triplicata dal 2023 al 2024. È quanto emerge dal Rapporto “Omicidi volontari consumati in Italia”, realizzato dal servizio analisi criminale della Criminalpol della Polizia. I dati delle forze dell’ordine dicono infatti che nel 2024 l’incidenza di quelli commessi dai minori si attesta all’11% del totale degli omicidi rilevati, a fronte del 4% dell’anno precedente. Non solo: dai numeri emerge anche che è quasi raddoppiata la percentuale di minorenni uccisi: nel 2024 è stata del 7% mentre nel 2023 era al 4%.
In dieci anni, secondo il report, si registra una flessione del 38% degli omicidi con vittime maschili (da 330 a 206) e del 22% di quelli con vittime femminili (da 145 a 113). Nel 2024 il 49% degli omicidi ha avuto origine da una lite degenerata (45% nel 2023) mentre per quanto riguarda il modus operandi, al primo posto c’è l’uso di armi improprie e armi bianche (133 casi nel 2024 a fronte dei 156 nel 2023), mentre le armi da fuoco risultano utilizzate in 98 casi nel 2024 e in 101 nel 2023. L’avvelenamento è stato rilevato in soli 6 casi nel 2024 e 4 nel 2023.
Per quanto attiene alle vittime di omicidio volontario, si evidenzia come, nel 2024, la maggior parte di queste abbia un’età compresa tra 41 e 64 anni (35%); seguono quelle di età compresa tra 18 e 40 anni (33%), mentre le vittime di età pari o superiore ai 65 anni rappresentano il 25%. L’incidenza delle vittime minorenni è, invece, del 7%. Rispetto al 2023 è diminuita l’incidenza delle vittime tra i 41 ed i 64 anni (pari al 40% nel 2023) ed è quasi raddoppiata quella relativa alle vittime minorenni (nel 2023 era del 4%).
Nel report si sottolinea poi una considerazione che inquirenti e investigatori che si occupano di criminalità organizzata ripetono ormai da tempo. «La netta diminuzione del numero degli omicidi ascrivibili a contesti di criminalità organizzata è significativa di come le mafie in Italia stiano cambiando pelle: cercano di evitare clamori per poter dedicarsi con maggiore efficacia alle attività criminali e soprattutto all’infiltrazione dell’economia legale».