Il Servizio Analisi Criminale, struttura a composizione interforze nell’ambito della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, ha preparato un rapporto relativo agli omicidi commessi nel decennio compreso tra il 2015 e il 2024.
Omicidi Volontari
Negli ultimi dieci anni, gli omicidi volontari sono diminuiti del 33%, passando da 475 nel 2015 a 319 nel 2024. Nel 2024, si è registrato un ulteriore calo del 6% rispetto ai 340 casi del 2023.
Criminalità Minorile
Tuttavia, nel 2024, l’incidenza degli omicidi commessi da minorenni è aumentata significativamente, attestandosi all’11% del totale, rispetto al 4% dell’anno precedente. Anche la percentuale di minorenni vittime di omicidio è salita al 7%.
Reati Denunciati
Nel 2023, sono stati denunciati circa 2,34 milioni di reati, con un incremento dell’1,7% rispetto al periodo pre-pandemia e del 3,8% rispetto al 2022.
Violenza di Genere
Nel 2024, sono state uccise 110 donne, di cui 90 in ambito familiare o affettivo e 58 per mano di partner o ex partner. Nei primi nove mesi del 2023, le vittime femminili di omicidio sono aumentate del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Nell’ultimo anno, rispetto al 2023, si conferma ulteriormente la tendenza alla diminuzione generale degli omicidi in Italia, che sono infatti passati da 340 del 2023 ai 319 del 2024: nel 2020 e 2021 si è raggiunto il minimo storico, principalmente a causa delle misure di confinamento attuate a causa del Covid, rispettivamente con 287 e 311 casi.
Per quanto riguarda il movente, nel 49 per cento dei casi risulta essere costituito da una lite degenerata, mentre i motivi passionali sono la causa nel 5 per cento dei casi (contro l’11 per cento del 2023). Infine, l’omicidio cosiddetto pietoso, per un famigliare in condizioni di malattia o di emarginazione, rappresentano il 3 per cento (stabile nel biennio).
Per quanto attiene al modus operandi, lo strumento maggiormente adoperato risulta l’arma impropria o l’arma bianca, con 133 casi nel 2024 contro i 156 del 2023, l’arma da fuoco risulta utilizzata per 98 casi nel 2024, contro i 101 del 2023. Seguono le morti per aggressione per 45 omicidi, l’asfissia/strangolamento (37 casi), l’avvelenamento (6).
Per quanto attiene le vittime, queste ultime hanno un’età compresa tra 41 e 64 anni nel 35 per cento dei casi, seguono quelle tra i 18 e i 40 anni (33 per cento) mentre quelle di età superiore ai 65 anni sono il 25 per cento. Da sottolineare che l’incidenza delle vittime minorenni è praticamente raddoppiata, passando dal 4 per cento del 2023 al 7 per cento del 2024. Anche tra gli autori di omicidio la fascia sotto i 18 anni è in deciso aumento, passando dal 4 per cento all’11 per cento nel 2024. Il 40 per cento degli omicidi ha invece età compresa tra 41 e 64 anni, mentre gli omicidi tra i 18 e i 40 anni sono stati il 34 per cento nel 2024.
Altro dato significativo è che le vittime sono italiane nel 75 per cento dei casi, straniere nel 25 per cento, malgrado la popolazione straniera residente in Italia rappresenti solo il 9 per cento.
Confrontando i dati italiani con quelli del resto d’Europa, tramite l’istituto Eurostat, emerge come l’Italia sia uno dei Paesi statisticamente più sicuri, con uno dei rapporti più bassi tra numero di omicidi commessi e popolazione: meglio di noi solo la Svizzera, con un tasso di 0,48 per 100 mila abitanti contro lo 0,55 italiano, a pari merito con la Norvegia (dati 2022).