La Tac al torace del Papa ha evidenziato da bollettino “una normale evoluzione del quadro flogistico polmonare”. “Un buon segno. L’esame conferma un andamento verso la guarigione della polmonite bilaterale di cui Papa Francesco è affetto. La Tac ci dice che sta meglio”. Lo ha dichiarato all’Adnkronos Luca Brunese, presidente eletto della Sirm (Società italiana di radiologia medica e interventistica), commentando il bollettino serale della Sala stampa vaticana. “Il focolaio polmonitico si è ridotto di dimensione e come densità, e il parenchima polmonare è tornato libero”.
L’esito della Tac “fa bene sperare – spiega Brunese – Tuttavia, restano tutte le altre criticità. La lieve insufficienza renale riscontrata nei giorni scorsi è rientrata e non ci sono state altre crisi respiratorie, ma continua l’ossigenoterapia ad alti flussi. Situazione delicata, giustamente la prognosi resta riservata”.
La polmonite persiste ma l’andamento è quello di una “normale evoluzione di un paziente che riceve la terapia”. Lo riferiscono fonti vaticane, secondo cui il Papa reagisce “nel modo in cui la malattia reagisce a un trattamento”. “Una normale evoluzione”, precisano le fonti.
“Ulteriore lieve miglioramento, la lieve insufficienza renale è rientrata”. Lo si legge nel nuovo bollettino sulle condizioni di salute di Papa Francesco. “Il Santo Padre continua l’ossigenoterapia ad alti flussi; anche oggi non ha presentato crisi respiratorie asmatiformi. Continua la fisioterapia respiratoria. Pur registrando un lieve miglioramento, la prognosi rimane riservata. Nel corso della mattina il Santo Padre ha ricevuto l’Eucarestia. Il pomeriggio è stato dedicato alle attività lavorative”.
Una polmonite bilaterale, su organi già toccati da diverse complicazioni croniche, alcune di vecchia data, per di più su un paziente 88enne: questo il quadro clinico generale di papa Francesco, ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico “A. Gemelli” di Roma.
Come spiegato dai medici che lo hanno in cura nel punto stampa del 21 febbraio, non può che essere definito delicato il decorso della malattia del Pontefice. Il professor Sergio Alfieri è stato chiaro: “Il Papa non è fuori pericolo”.
Al Policlinico Gemelli, come in tutto il mondo, intanto si continua a pregare per la salute di papa Francesco.