I meme, in pochi anni, sono riusciti a diventare una parte integrante della comunicazione su Internet. L’invenzione del termine “meme” si deve al biologo Richard Dawkins: nel suo libro “Il gene egoista”, pubblicato nel 1976, utilizzò il termine per descrivere un’unità di informazioni culturali che si diffondono da una mente all’altra. Dawkins paragonò i meme ai geni, spiegando che entrambi si replicano e si evolvono nel tempo. Di contro, il concetto di meme come lo conosciamo oggi è emerso solo con l’avvento del web, e fa principalmente riferimento alle immagini o frasi divertenti condivise sui social media.
Storia ed evoluzione dei meme
Conviene partire dai tempi recenti, utili per capire quale picco abbia raggiunto la portata dei meme. Questi ultimi si sono addirittura diffusi nel mondo delle criptomonete. Come spiega questo articolo di Techopedia sui meme coin, tale fenomeno è riuscito a coniugare sia il divertimento, sia l’opportunità di trovare una forma d’investimento alternativa.
Negli anni ’80 e ’90 iniziarono a diffondersi sul web i primi esempi di meme digitali. Una delle prime immagini che possono essere considerate tali è il famoso “Dancing Baby”: un’animazione di un bambino che balla, diventato in breve tempo virale e condiviso da milioni di utenti tramite email e forum. Questo meme aveva un formato semplice, costituito da un’immagine animata (GIF) o un video accompagnato da un testo umoristico. Da lì, i meme cominciarono a prendere piede seriamente.
Nei primi anni 2000, i meme subirono una nuova evoluzione grazie ai forum come 4chan e Reddit. Questi spazi online permisero agli utenti di creare e condividere contenuti in modo rapido e molto più semplice. I meme cominciarono a diversificarsi, dando vita a formati distintivi come le cosiddette “Image macros”, che presentano un’immagine con un testo sovrapposto, spesso in caratteri grandi e in un font facilmente leggibile. Un esempio concreto lo si trova nei meme per le elezioni del Presidente della Repubblica. Il formato in questione è ancora oggi molto in voga, per via della sua semplicità e del suo impatto visivo.
Il meme “LOLcats” è un esempio lampante di questa nuova generazione. Combina immagini di gatti con testi scritti in un linguaggio giocoso e spesso ricco di errori grammaticali. Poi, con l’aumento della popolarità dei social media, i meme trovarono nuove opportunità per diffondersi. Piattaforme come Facebook, Twitter e Instagram permisero una condivisione ancor più ampia e veloce dei meme, e con l’avvento dei reels il formato con il testo sovrapposto si diffuse anche nei video.
Curiosità ed esempi pratici
Il concetto di meme si ampliò ulteriormente con l’emergere dei video virali. Esempi come “Charlie bit my finger” e “Gangnam Style” divennero globali, raggiungendo milioni di visualizzazioni e diventando parte integrante del linguaggio comune. I meme video permisero agli utenti di esprimere umorismo e creatività su livelli che le immagini statiche non potevano raggiungere. L’utilizzo di clip audio facilmente riconoscibili, combinato con gli altri elementi visivi, creò nuovi formati capaci di stimolare la condivisione, e dunque la viralità.
Con l’evoluzione dei meme nacque anche la cultura del remix, facilitata e promossa dai modelli di Instagram. Gli utenti, infatti, oggi prendono spesso i meme altrui rivisitandoli e fornendo la propria interpretazione. Ma la lista dei meme famosi, ovviamente, non termina qui. Esistono infatti alcuni casi che hanno fatto la storia della comunicazione e dello sharing sul web, alle volte tratti da film e serie TV. Basti ad esempio pensare al meme di Pablo Escobar tratto dalla serie Narcos, oppure al meme di Dawson che piange (serie TV Dawson’s Creek). E non mancano, chiaramente, i meme creati dalle espressioni di attori, calciatori e personaggi famosi in generale.
In questo elenco, il primo posto spetta senza ombra di dubbio al meme di Leo Messi che protesta, nel mentre compie con la mano un classico gesto all’italiana. Oppure il meme tratto dalle espressioni di Nazaré Tedesco durante una puntata della telenovela “Senhora do Destino”, arricchito da complesse formule matematiche impresse nelle foto. I meme nascono anche per merito di perfetti sconosciuti, come la bambina che ghigna e con una casa in fiamme sullo sfondo. Persino gli animali sono diventati grandi protagonisti dei meme: basti pensare al felino Tardar Source, che ha dato vita al meme del “Grumpy Cat” (gatto imbronciato).
E a proposito di gatti, tra i meme più noti e diffusi troviamo anche le didascalie di “Woman yelling at a cat”, nato a sua volta dalla fusione di due meme molto famosi all’epoca. La prima immagine vede come protagonista Tyler Armstrong durante una puntata di Real Housewibes of Beverly Hills, mentre nella seconda immagine ecco il famoso gatto bianco a tavola. Infine, ci sono altri meme molto famosi da citare, come il famosissimo “Chloe Confused”: un meme fra l’altro replicato, a 10 anni di distanza, dalla stessa Chloe da grande. Una miniera infinita di materiale, considerando che ogni giorno nascono nuovi meme.