Ha destato molto scalpore la spiacevole vicenda che ha avuto per protagonista, suo malgrado, un bambino di 4 anni, il piccolo alunno di una scuola di Sulmona, è stato lasciato da solo, senza pranzo, in mensa scolastica, perché i suoi genitori avevano dimenticato di pagare il ticket pasto di nove euro.
Il bambino è stato isolato mentre gli altri compagni consumavano il pranzo. Una scena davvero molto triste. “Ho trovato mio figlio in lacrime, umiliato davanti a tutta la classe. Gli insegnanti gli hanno offerto qualche gnocco avanzato, ma non hanno potuto dargli il secondo previsto dal menu. Come genitore e come insegnante sono molto arrabbiato – ha aggiunto il padre del bambino – Mi chiedo cosa sarebbe successo se i genitori fossero stati entrambi al lavoro e impossibilitati a raggiungere la scuola. Lasciare un bambino a digiuno è un metodo intollerabile. Come genitore e come insegnante sono molto arrabbiato perché al di là di tutto penso ai risvolti sociali della vicenda: io sono un insegnante e ho potuto chiedere un permesso d’urgenza per uscire prima da scuola e andare a riprendere mio figlio”.
Il padre, avvertito dalle insegnanti, ha dovuto lasciare il suo posto di lavoro per precipitarsi nella scuola materna del figlio, dove gli è stato contestualmente comunicato il motivo del blocco del servizio, ovvero il mancato pagamento degli ultimi due buoni pasto per un totale di 8 euro e 97 centesimi. Il genitore ha però mostrato le sue credenziali sul portale Ristocloud, affermando di non aver ricevuto alcun avviso di credito in esaurimento.
In passato effettivamente un sms avvertiva l’utente che il credito era in esaurimento, accortezza che, da quest’anno, non risulta più sul regolamento di utilizzo del servizio. “Non sarà tollerata la maturazione dei debiti tariffari” è scritto nell’avviso del Comune, che raccomanda “di controllare con adeguata frequenza il saldo del proprio conto mensa, per evitare situazioni di debito e saldare con tempestività gli insoluti”.
Il Corriere della Sera, è poi arrivata una nota pubblicata online dal Comune di Sulmona: “Nel caso specifico nei giorni 7 e 8 novembre il pasto è stato regolarmente somministrato, nonostante il sistema segnalasse una morosità, così come la consumazione di un primo piatto è stata garantita il lunedì successivo 11 novembre, come confermato dagli operatori scolastici”. In altri termini, il bimbo non sarebbe mai stato lasciato a digiuno.
Quanto poi al (presunto) mancato preavviso via smartphone, anche su questo punto la smentita è stata completa. Secondo il comunicato, infatti, al netto del fatto che “i genitori possono controllare in tempo reale eventuali morosità” sul portale dedicato, “nel caso il credito sia in fase di esaurimento il sistema informa i genitori con un sms”.