L’ennesimo omicidio di un giovane, Arcangelo Correra, maturato nell’ambito di una sorta di gioco praticato da alcuni ragazzi che maneggiavano una pistola dalla quale sarebbe partito il colpo che ha raggiunto il 18enne alla testa, provocando un’emorragia che non gli ha lasciato scampo, ha scosso notevolmente l’opinione pubblica. Si tratta della terza morte violenta di un giovane napoletano nell’arco di 15 giorni.
Diversi i messaggi pubblicati anche da personaggi dello spettacolo, particolarmente significativi quelli dei cantanti partiti da Napoli che hanno conquistato un notevole successo: Geolier, Andrea Sannino, Gigi D’Alessio e Nino D’Angelo.
Il rapper napoletano, seguitissimo dai giovani, ha pubblicato un post sul suo profilo Instagram: “Terra mia il tuo popolo ti sta umiliando a colpi di pistola. Ancora un’altra vittima… ancora un’altra volta. Basta”, scrive Geolier proponendo anche uno stralcio di “Terra mia”, la celebre canzone di Pino Daniele.
Anche Andrea Sannino, ha pubblicato un post sui social: “Bottino di guerra anno 2024. Buongiorno da Napoli, oggi aveva 18 anni. Ci aggiorniamo domani. Chiediamo aiuto”.
Gigi D’Alessio ha pubblicato un lungo e toccante post: “L’altro giorno sono stato all’ospedale pedriatico Santobono Pausilipon, ho visto tanta sofferenza negli occhi di quei bambini e dei loro genitori. Ho visto il loro attaccamento alla vita, e la speranza a cui ognuno di loro si aggrappa. Sono dei piccoli guerrieri, che lottano ogni momento tra la vita e la morte assistiti da quegli angeli che sono i dottori e gli infermieri. Ed è per questo che non so darmi una spiegazione a tutto questo: oggi muoiono ragazzi poco più che bambini, che dovrebbero ancora giocare, e invece il loro giocattolo preferito è diventato la pistola. Portate i vostri figli a visitare quei bambini in ospedale, fategli capire che valore ha la vita. Dio vi ha regalato la vita, non buttatela. La vita è bella, non è un gioco. Nun pazziate c’o fuoco, pecchè o fuoco abbruciarrà pe sempe dint’o core vuoste, je chi ve vo bene. Gigi».
Infine Nino D’Angelo, il celebre “caschetto d’oro, si è aggiutno ai suoi colleghi pubblicando sui social la sua riflessione: “Chiedo scusa a questi tre ragazzini che non abbiamo saputo difendere… Siamo tutti responsabili. Ognuno di noi si deve fare un esame di coscienza”.