Mentre, per il secondo giorno consecutivo, i carabinieri sono impegnati in un’attività di controllo straordinario nel quartiere Ponticelli, alla redazione del nostro giornale continuano a giungere messaggi di protesta da parte dei cittadini che esternano forti critiche in merito alla politica che sta andando in scena tra le strade del quartiere.
La maggior parte delle segnalazioni riguardano una vistosa anomalia verificatasi durante le attività svolte ieri mattina, martedì 8 ottobre, nel cosiddetto “parco di Topolino”, dove decine di militari hanno setacciato abitazioni e cantinati. Tuttavia, così come si evince dal video di repertorio divulgato dagli stessi carabinieri, malgrado i militari abbiano stanziato nei pressi della ex scuola, attualmente occupata abusivamente da diverse famiglie, non sarebbero intervenuti in nessun modo su quella situazione. A suscitare l’ira dei cittadini, la mancata attenzione a una tematica più ricorrente che mai, alla luce delle recenti dichiarazioni rilasciate dal Procuratore Gratteri a margine della conferenza stampa svoltasi nelle ore successiva al blitz che lo scorso 3 ottobre ha tratto in arresto 60 soggetti ritenuti contigui al clan De Micco-De Martino di Ponticelli. Motivo per il quale, in questi giorni, il tema della compravendita delle case popolari, saldamente gestita dalla camorra, aveva conquistato l’attenzione della stampa. La collera dei cittadini deriva dal fatto che le parole del Procuratore avrebbero meritato di trovare riscontro nei fatti praticati dalle forze dell’ordine operanti sul territorio, per giunta chiamate a compiere un’operazione straordinaria, finalizzata a setacciare il quartiere a caccia di illeciti e irregolarità. Le famiglie residenti nel “parco di Topolino” non riescono a legittimare né a giustificare il mancato intervento nella ex scuola occupata, soprattutto alla luce dei vistosi allacci abusivi che garantiscono alla struttura la fornitura idrica e la corrente elettrica. Un’alimentazione illecita che grava sulle spalle dei residenti in zona che lamentano rincari in bolletta, dettati proprio da quel plateale illecito, sotto gli occhi di tutti da tempo immemore, senza alcun intervento risolutivo da parte delle istituzioni. Nel corso degli anni, diverse famiglie si sono accampate in quell’ex istituto scolastico, senza mai ricevere la visita delle forze dell’ordine.
Il malcontento dei cittadini si estende anche allo scenario globale che si registra puntualmente durante questo genere di attività da parte delle forze dell’ordine e che vede le figure di spicco della criminalità locale godersi la scena, perfino ridacchiando, sicuri che quegli interventi non incideranno minimamente né sui loro affari né sui loro arsenali. Come è accaduto anche nella mattinata di ieri, martedì 8 ottobre. I cittadini costretti a subire gli schiamazzi che dalle piazze di droga radicate negli arsenali della camorra si susseguono fino all’alba, proprio non riescono a spiegarsi come sia possibile che i militari non abbiano rinvenuto ingenti quantitativi di droga. Come e perché i ras della zona hanno provveduto ad occultare “il bottino”?
Per questa ed infinite altre ragioni, l’elicottero che sorvola il quartiere anche stamattina, mercoledì 9 ottobre, per veicolare dall’alto la seconda giornata di controlli straordinari, viene percepito con collera e insofferenza dai cittadini che rivendicano maggiore presenza sul territorio da parte delle forze dell’ordine, al calar del sole, quando gli esponenti della criminalità locale spadroneggiano tra le strade del quartiere, costringendo i civili a segregarsi in casa.