Il rumore dell’elicottero che all’alba di giovedì 3 ottobre ha introdotto il blitz che ha tradotto in carcere 60 persone legate al clan De Micco-De Martino di Ponticelli sono già un lontano ricordo.
A meno di 48 ore di distanza da quel blitz, il clan De Micco rivendica con veemenza il controllo del territorio e lo fa servendosi del linguaggio privilegiato dalla camorra: un lungo e fragoroso spettacolo pirotecnico è andato in scena nel tardo pomeriggio di sabato 5 ottobre nel giardino di casa De Micco, in via Luigi Piscettaro. L’orario insolito e la lunga performance inscenata nel cortile di casa della famiglia camorristica che detiene il controllo del territorio ha attirato l’attenzione dei residenti in zona che hanno segnalato l’accaduto alla redazione del nostro giornale.
I De Micco mostrano i muscoli allo Stato, e appena due giorni dopo il blitz sbandierato sui giornali come l’evento che ha “liberato il quartiere dalla camorra”, ristabiliscono ruoli e gerarchie, inscenando uno spettacolo pirotecnico che si annuncia destinato a introdurre un evento eclatante. I cittadini temono una scarcerazione eccellente o un successo giudiziario significativo. In tanti hanno associato quella pioggia di fuochi a quella andata in scena tre anni fa, alla vigilia dell’omicidio di Carmine D’Onofrio, quando Salvatore De Micco fu clamorosamente assolto dall’accusa di omicidio nell’ambito del processo volto a far luce sull’assassinio di Gennaro Castaldi e Antonio Minichini.
In questo caso, ad allarmare i residenti in zona, ha concorso anche un altro aspetto, tutt’altro che irrilevante: un corteo di affiliati, a bordo di motociclette di grossa cilindrata, avrebbero imposto l’alt alle automobili che transitavano lungo la strada che costeggia casa De Micco, obbligandole ad arrestare la marcia fino alla fine dello spettacolo pirotecnico. Un vistoso segnale di assoggettamento che stride pesantemente con il segnala lanciato dallo Stato pochi giorni fa. Ponticelli torna ad essere subito terra di nessuno, o meglio, il regno dei De Micco che impongono a tutti di sottostare ai loro dictat e che ritornando a praticare la strategia del terrore, manifestano l’intenzione di intraprendere la politica finalizzata ad assoggettare il territorio e i suoi cittadini alle logiche criminali.
Solo nelle prossime ore si riuscirà ad attribuire il giusto significato da associare a quello spettacolo pirotecnico che per il momento è riuscito solo a seminare il panico tra i civili, ai quali il clan egemone a Ponticelli, ha concesso meno di due giorni di serenità. Superato lo shock del blitz, i De Micco tornano a spadroneggiare sul quartiere.