Una nuova alleanza nata all’ombra del Vesuvio sembra destinata a rilanciare le credenziali del clan D’Amico di Ponticelli che, in vista dell’imminente scarcerazione di Giuseppe Riccardi, appare sempre più intenzionato a preparare il terreno sul quale lanciare il guanto di sfida ai De Micco, organizzazione attualmente egemone a Ponticelli che beneficia del supporto degli alleati del clan Mazzarella.
I Formicola si starebbero rifondando nel Bronx, il plesso di case popolari di via Taverna del Ferro che a breve dovrebbe andare incontro al piano di abbattimento finalizzato a riqualificare l’intera zona. Storicamente ostili ai Mazzarella, dall’alleanza con i D’Amico, i Formicola otterrebbero a loro volta una serie di vantaggi, in primis quello di beneficiare del supporto di un’organizzazione entrata in rotta di collisione con gli alleati dei loro nemici. Un asse che disegna degli equilibri che si estendono ben oltre i confini del quartiere Ponticelli e che per l’ennesima volta vede coinvolte organizzazioni radicate sul territorio e che dispongono di plurime e valide ragioni per supportare i rispettivi alleati: i Mazzarella per preservare il controllo della periferia orientale di Napoli, seguitando a beneficiare della porta d’ingresso principale spalancata dai De Micco, ben diversa, invece, la situazione sul fronte Formicola-D’Amico. Entrambi i clan sono reduci da blitz che hanno introdotto periodi bui, ma forti delle alleanze strette proprio in carcere dalle figure apicali delle rispettive organizzazioni, mirano a risalire la china unendo le forze e beneficiando del supporto di altri clan pronti a supportare la loro causa.
Il clan di via Taverna del Ferro sarebbe entrato in affari con l’organizzazione operante nel rione Conocal di Ponticelli per effetto del patto stretto tra una delle figure apicali del clan Formicola e un elemento di spicco dei D’Amico, quando erano entrambi detenuti nello stesso carcere. Un’alleanza nata nel padiglione Livorno della casa circondariale di Poggioreale e che giunse al culmine di una serie di trame imbastite dal soggetto legato ai D’Amico, quando precedentemente era stato recluso presso il carcere di Secondigliano e amava concedersi lunghe passeggiate in compagnia dei “sangiovannari”.
La prova granitica dell’esistenza di questo nuovo asse all’ombra del Vesuvio è data dal recente trasferimento di un fedelissimo dei D’Amico del Conocal nel Bronx di San Giovanni a Teduccio. Una migrazione sbandierata sui social, proprio per consentire ai rivali di intravedere parte del piano che le figure apicali dei due clan hanno allestito in carcere e che impone ai gregari a piede libero di proseguire il lavoro nei rioni sotto il loro controllo, in vista dell’evento che si preannuncia destinato a dare il via alle ostilità: l’imminente scarcerazione di Giuseppe Riccardi, indicato come una figura di primo ordine del clan D’Amico, forte del legame sentimentale che lo lega a una delle sorelle D’Amico.
Un’alleanza che concorre a conferire nuova linfa ai D’Amico, prettamente concentrati a rinsaldare il nuovo assetto dell’organizzazione, complici proprio una serie di patti con altri clan della zona. E non solo. L’asso nella manica dei cosiddetti “fraulella” è da sempre rappresentato dai parenti radicati nel cuore del centro storico di Napoli, alcuni dei quali si sarebbero già trasferiti nel rione Conocal, quartier generale dei D’Amico dove possono beneficiare della supervisione delle figure apicali dell’alleanza costituita dai vecchi clan della periferia orientale di Napoli, grazie alla presenza di alcuni parenti di questi ultimi che garantiscono una comunicazione costante, grazie ai telefoni illegalmente detenuti in carcere. A curare gli interessi e ad agevolare l’interazione con i Formicola, invece, provvede uno degli storici affiliati al clan D’Amico di Ponticelli, radicato in pianta stabile nel Bronx ormai da più di un mese e pronto a dare man forte agli alleati che negli ultimi tempi appaiono particolarmente concentrati ad avviare i business illeciti destinati a produrre i proventi illeciti necessari a rimettere in piedi il clan.