È caduta da un edificio di quattro piani la statua in pietra che ha colpito in testa Chiara Jaconis, 30 anni, padovana di origine, ma residente da sei anni a Parigi. La turista è stata centrata in pieno dall’oggetto, mentre passeggiava in vico Sant’Anna di Palazzo nei Quartieri Spagnoli di Napoli, nel corso del pomeriggio di domenica 15 settembre ed è deceduta martedì 17 settembre, dopo meno di 48 ore di agonia. Trasportata in condizioni disperate all’ospedale del mare di Ponticelli, la 30enne era stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico per evitare che l’emorragia comprimesse il cervello, ma è deceduta nelle ore successive.
Le indagini, affidate alla Questura di Napoli, si sono concentrate nella ricostruzione dell’incidente avvenuto verso le 16 di domenica 15 settembre in vico Sant’Anna di Palazzo, nei Quartieri Spagnoli. L’edificio dal quale è caduta la statuetta è stato dunque individuato. Si tratta di un edificio di tre piani con balconi che danno sulla strada e un quarto piano con ampio terrazzino. La polizia nel pomeriggio ha bussato alle porte delle abitazioni della via per risalire al proprietario della statua di onice nero.
Si tratta di un pesante oggetto d’arredo, con il disegno di un elefante e ornato da fregi in stile egizio. Proprio per il valore della statuetta il sospetto degli investigatori è che si tratti di un soprammobile da interno La Questura ha sequestrato i filmati di videosorveglianza della zona, sebbene nessuno abbia ripreso chiaramente l’incidente. Una sola, la telecamera di un bed & breakfast, ha inquadrato il vicolo e ripreso il momento in cui la donna si è accasciata a terra, colpita alla testa, senza però fornire indizi utili sulla traiettoria dell’oggetto in caduta libera.
Resta ancora da chiarire se la statua sia caduta perchè collocata in una posizione precaria o se sia scivolata dalle mani di un residente o se qualcuno abbia compiuto quel gesto di proposito.
Tra le altre possibilità al vaglio anche quella che la statuetta sia sfuggita dalle mani di un residente maldestro che potrebbe averla portata sul balcone per spolverarla. Non si esclude nemmeno che il gesto possa essere stato compiuto volontariamente. La Procura partenopea sull’incidente ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.