Durante la serata di martedì 17 settembre, due medici della guardia medica di Melito di Napoli sono stati aggrediti da cinque persone, tre donne e due uomini, dopo il rifiuto dei sanitari, un 31enne e una 38enne, di effettuare una visita domiciliare a un loro parente.
Sul posto è intervenuta una pattuglia dei carabinieri della locale tenenza.
I due medici si sono recati autonomamente al pronto soccorso dell’ospedale di Giugliano in Campania per lievi ferite alla testa e al collo. Indagini dei militari dell’arma in corso per risalire all’identità dei cinque aggressori.
L’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate sul suo profilo Facebook ha diffuso un video dell’accaduto nelle cui immagini si vedono i medici presi a colpi di sedia dai loro aggressori. “Non servono parole per descrivere l’aggressione, – commenta l’associazione – il video parla da solo. Nell’Asl Napoli 2 Nord è l’aggressione numero 18 del 2024, 56 aggressioni totali tra Napoli 1 e Napoli 2 da inizio anno“.
«Ai colleghi aggrediti a Melito va la nostra piena solidarietà. Continuiamo a parlare di episodi, ma ormai è chiaro a tutti che non si tratta di eventi sporadici. Siamo difronte ad una deriva culturale che viene puntualmente alimentata da sommari, e altrettanto violenti, processi mediatici» Così il presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli Bruno Zuccarelli in merito all’aggressione che a Melito (provincia di Napoli) ha visto coinvolti due camici bianchi della continuità assistenziale. Nella giornata di oggi, assieme al Prefetto, una rappresentanza dell’Ordine di Napoli si recherà a Melito per far arrivare con forza la solidarietà a chi ieri notte ha vissuto nel terrore di non tornare a casa. «È assurdo che queste persone siano già a piede libero – prosegue Zuccarelli – non si può più andare avanti sotterrando queste aggressioni sotto la retorica del faremo. Serve che i massimi esponenti dello Stato intervengano con forza e con chiarezza, che si diano delle pene esemplari»
Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha disposto nell’immediatezza l’intensificazione dei servizi di controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine e al contempo ha manifestato la sua vicinanza ai due sanitari aggrediti, ribadendo “il forte impegno delle forze dell’ordine per contrastare il grave fenomeno delle violenze ai danni del personale sanitario, attraverso specifici, mirati interventi per incrementare la sicurezza e contribuire a creare, negli ospedali e negli ambulatori medici, un clima sereno e accogliente per pazienti e visitatori”.