Si era messo in malattia dal lavoro per andare a giocare una partita di calcio. Per questa ragione, un dipendente dell’azienda di trasporto campana Ente Autonomo Volturo è stato licenziato. A renderlo noto è la stessa azienda che, in una nota, ha spiegato come la sezione lavoro della Corte di Cassazione abbia confermato la “legittimità del licenziamento disciplinare di un dipendente che aveva simulato una malattia per partecipare a una partita di calcio”.
La Corte ha stabilito che “il comportamento del dipendente, che ha utilizzato una falsa malattia per ottenere un vantaggio indebito, costituisce una grave violazione degli obblighi di correttezza, lealtà e diligenza”.
La vicenda risale al 27 e 28 ottobre 2017 quando il dipendente, pur essendo in malattia, avrebbe svolto diverse attività tra cui la partecipazione a una partita di calcio di prima categoria, accertate da un’indagine privata di Eav.
“Soddisfazione per la decisione della corte che conferma la validità delle scelte aziendali in materia di licenziamenti disciplinari – scrive nel comunicato stampa Marcello D’Aponte, difensore della società -, e la proporzionalità della sanzione del licenziamento in casi di grave violazione del vincolo fiduciario”. Il Presidente di Eav, Umberto De Gregorio, ha invece dichiarato che la sentenza “rappresenta una chiara conferma della legittimità dell’azione dell’azienda volta a contrastare l’assenteismo e altri fenomeni negativi che danneggiano i cittadini e gli utenti del servizio pubblico”. Ha inoltre sottolineato “l’importanza di salvaguardare la posizione dei lavoratori che svolgono il proprio lavoro con impegno e dedizione, a fronte di coloro che abusano del sistema”.