Da giorni l’ormai ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano è al centro di un caso politico legato al ruolo di un’imprenditrice 41enne di Pompei, Maria Rosaria Boccia, che sostiene di essere una sua collaboratrice.
Tutto ha avuto inizio lo scorso 26 agosto, quando sul suo profilo Instagram Boccia ha pubblicato una foto che la ritrae accanto a Sangiuliano, in cui ha scritto: «Grazie al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano per la nomina a Consigliere del Ministro per i Grandi Eventi». La notizia ha suscitato curiosità e si sono susseguiti vari articoli che hanno alimentato sospetti sull’effettivo ruolo ricoperto dalla donna che sosteneva di essere una consulente del ministero, ma lo staff di Sangiuliano si è affrettato a smentire, dicendo che non c’era stata nessuna nomina e negando che tra Boccia e il ministro ci fosse una qualche significativa vicinanza.
Boccia però ha replicato che la nomina era stata disposta dal ministro. E da allora continua a divulgare gradualmente documenti e atti che puntualmente smentiscono le versioni del ministero della Cultura, provando il fatto che fosse davvero coinvolta in attività istituzionali. Per alcuni giorni Sangiuliano, non ha commentato la vicenda, mentre i followers della Boccia su Instagram crescevano a dismisura. Il ministro è quindi corso ai riapri spiegando di aver preso in considerazione l’ipotesi di assegnare questo incarico a Boccia, a titolo gratuito, ma che sulla nomina il suo gabinetto aveva espresso perplessità per possibili casi di conflitto d’interessi non meglio specificati, e che per questo motivo non se ne è più fatto niente.
Nel frattempo altre foto precedentemente pubblicate dalla stessa Boccia sui suoi profili social e altre testimonianze di giornalisti e funzionari pubblici hanno corroborato la tesi per cui tra Boccia e Sangiuliano ci fosse, quantomeno negli ultimi mesi, un rapporto di qualche tipo. Domenica 1* settembre, infine, il sito di notizie e gossip Dagospia ha pubblicato un’email del 5 giugno scorso che mostra in maniera inequivocabile un coinvolgimento diretto di Boccia in uno degli impegni istituzionali più importanti per Sangiuliano, fugando ogni dubbio residuo sull’effettiva partecipazione di Boccia ad affari riservati del ministero.
La questione è diventata così motivo di imbarazzo per Sangiuliano: al di là delle ricostruzioni e delle allusioni più o meno fondate sulla natura del suo rapporto con Boccia, la storia ha a che vedere anche con protocolli di sicurezza per affari di Stato e non solo.
Durante la serata di lunedì 2 settembre, la presidente del Consiglio, conversando col giornalista Paolo Del Debbio su Rete 4, ha spiegato che ha avuto rassicurazioni da Sangiuliano sul fatto che Boccia non abbia avuto accesso a nessun documento riservato per quel che riguarda il G7 e che non sono stati spesi per lei soldi pubblici. Subito dopo, Boccia ha pubblicato su Instagram le foto di due documenti che sembrano dimostrare come lei fosse in possesso di materiale riservato riguardo alla riunione dei ministri della Cultura del G7. La vicenda pertanto rischiava di avere ripercussioni più ampie sul governo.
Boccia è originaria di Pompei in provincia di Napoli, dove la sua famiglia, piuttosto ricca, gestisce da decenni importanti negozi di abbigliamento e abiti da cerimonia. Boccia si è dedicata a questo ambito fin da giovane. Dopo aver frequentato il liceo scientifico Pascal della sua città e l’istituto tecnico commerciale Ernesto Cesaro di Torre Annunziata, ha avviato un suo piccolo atelier. È laureata in Economia all’università telematica Pegaso, e si qualifica come presidente di “Fashion Week Milano Moda”, una misconosciuta associazione che, stando al suo inutilizzato profilo su X, «disciplina, coordina e promuove lo sviluppo del Made in Italy». Il nome dell’associazione richiama il celebre marchio “Milano Fashion Week”, quello della settimana della moda milanese, di cui è titolare la Camera nazionale della moda italiana, che ha precisato di non avere nulla a che fare con Boccia e con la sua associazione.
Secondo il suo curriculum su LinkedIn, negli ultimi anni Boccia si è specializzata nell’organizzazione di eventi, ma sfruttando anche varie conoscenze tra amministratori locali e parlamentari campani, si è avvicinata alla politica, sia pure con incarichi laterali. È stata tra le promotrici dell’intergruppo parlamentare “La cultura della bellezza: medicina estetica, formazione, ricerca e benessere”, a cui ha collaborato in qualità di presidente del comitato tecnico-scientifico. Gli intergruppi sono libere associazioni di deputati e senatori, che non hanno alcuna reale rilevanza politica o istituzionale, ma servono a portare avanti singole istanze, spesso legate a categorie professionali o gruppi d’interesse. Quello sulla “cultura della bellezza” è stato presentato lo scorso febbraio dalla stessa Boccia alla Camera, ed è presieduto dal deputato casertano di Fratelli d’Italia Gerolamo Cangiano.
Già nel 2023, in qualità di presidente di “Fashion Week Milano Moda”, Boccia ha promosso alla Camera iniziative di legge a favore del settore dei matrimoni e del riconoscimento di agevolazioni fiscali per il settore della chirurgia estetica, con iniziative che trovarono insolitamente spazio sul Tg2, il telegiornale di cui Sangiuliano era stato a lungo direttore prima di diventare ministro. Sempre nel 2023 Boccia ha contribuito alla nascita di un altro intergruppo, dedicato alla “Dieta Mediterranea”, presieduto dalla deputata napoletana di Fratelli d’Italia Marta Schifone e presentato alla Camera il 20 dicembre alla presenza, tra gli altri, del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, entrambi dirigenti del partito di Meloni. I vari parlamentari che hanno avuto a che fare con lei, perlopiù campani e di vari partiti, forniscono tutti più o meno la stessa versione: che Boccia ha un’effettiva competenza nell’organizzazione di eventi, ha buoni contatti con la stampa (anche con giornalisti della Rai), uno staff consistente e una notevole capacità di costruire relazioni e trovare contatti.
In che modo Boccia abbia cementato la sua consuetudine con Sangiuliano non è chiaro. Il ministro, che dopo giorni di silenzio ha scritto lo scorso martedì 3 settembre una lettera pubblica sul quotidiano La Stampa, ha detto di averla conosciuta nel maggio scorso, «riscontrandone un’identità di vedute». Boccia ha subito ripostato su Instagram un suo post dell’agosto del 2023, nel quale ci sono varie foto di lei insieme a Sangiuliano al parco archeologico di Pompei, in occasione della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’UNESCO da parte del governo.
Più in generale, il suo profilo Instagram dimostra la sua notevole vicinanza a Sangiuliano, specialmente negli ultimi tempi. Il 3 giugno lo ha accompagnato a Pompei per un sopralluogo al parco archeologico, una visita al centro della città e un colloquio riservato col sindaco, Carmine Lo Sapio, dedicato all’organizzazione della riunione dei ministri della Cultura del G7. Il 19 giugno Boccia era con Sangiuliano al parco archeologico di Ercolano, il giorno dopo al teatro greco di Taormina dove il ministro era ospite del Taormina Book Festival, e in quella occasione Boccia ha accompagnato il ministro anche in una colazione di lavoro in un hotel di lusso. Il 3 luglio ha partecipato, insieme a Sangiuliano, a un convegno alla Camera intitolato “La politica dei Comuni al servizio della cultura e della bellezza”, al quale è intervenuto anche il sindaco di Pompei.
L’11 luglio ha accompagnato Sangiuliano in un suo viaggio istituzionale a Riva Ligure, in provincia di Imperia, e in quell’occasione il ministro ha partecipato a una cena al ristorante “La Scogliera” insieme al sindaco della città Giorgio Giuffra, durante la quale si è festeggiato il compleanno della stessa Boccia.
Il 14 luglio Boccia era con Sangiuliano a Polignano a mare, dove il ministro ha partecipato a un festival letterario. I giornalisti lì presenti, tra cui Giuseppe Cruciani e Luca Telese, hanno raccontato come Boccia fosse molto vicina al ministro subito dopo il suo intervento sul palco, e che era con lui anche la mattina dopo, all’hotel nel quale avevano pernottato vari ospiti del festival: una foto pubblicata da Dagospia ritrae Sangiuliano e Boccia uno accanto all’altra in costume a bordo piscina. Il 16 luglio Boccia era insieme a Sangiuliano durante la sua visita al Forte Santa Tecla di Sanremo. Il 23 luglio era con lui a Pompei, in occasione della cerimonia con cui il sindaco Lo Sapio ha consegnato al ministro le “chiavi” della città, in segno di riconoscenza. Il 3 agosto ha accompagnato Sangiuliano a Milano, restando con lui durante la sua visita alla Pinacoteca di Brera.
Questa vicinanza così assidua e disinvolta non potrebbe spiegarsi se non alla luce di un qualche ruolo istituzionale di Boccia nello staff di Sangiuliano. Dopo che il ministero ha negato che avesse ricevuto un incarico formale, Boccia ha iniziato a pubblicare su Instagram post allusivi, a commentare le notizie che la riguardano, a lanciare messaggi enigmatici. Tra l’altro, ha divulgato gli screenshot che mostravano la sua presenza nei gruppi di WhatsApp in cui erano inclusi i collaboratori di Sangiuliano e una sua conversazione con Andrea Petrella, il capo ufficio stampa del ministero che aveva negato qualsiasi coinvolgimento di Boccia nello staff del ministro.
Domenica scorsa, poi, Dagospia ha divulgato una email che il direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, aveva inviato il 5 giugno scorso ai più stretti collaboratori di Sangiuliano per definire alcuni delicati dettagli della visita agli scavi dei ministri della Cultura dei paesi del G7 e di altri paesi invitati a partecipare, in programma il 20 settembre prossimo. Tra i destinatari dell’email ci sono il consigliere diplomatico Clemente Contestabile, la capo della segreteria Narda Frisoni, altri due responsabili della comunicazione e degli eventi del ministero. E Boccia.
Da qui, il punto di non ritorno. Sangiuliano, assediato dalla narrazione social dell’imprenditrice che smantella una dopo l’altra le sue affermazioni, capitola in una intervista al Tg1, in cui si riferisce a Boccia come a una sua amante e rivendica di non aver mai speso denaro pubblico per pagare le sue trasferte. Boccia, però, non si ferma. E il giorno successivo scrive un lungo post di accusa. Rivolto non solo a Sangiuliano, ma anche alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. “Ho inizialmente mantenuto il silenzio stampa per rispetto delle istituzioni – le parole su Instagram -. Ho scelto di parlare solo quando il vaso delle menzogne era ormai colmo, limitandomi a contestare le falsità per difendere la verità. Oggi vengo accusata di essere una ricattatrice, ma in realtà non sono io ad aver creato il ricatto. Sono coloro che occupano i palazzi del potere ad esercitarlo. In questo contesto, il potere ha spinto il ministro alle dimissioni per poi respingerle, all’interno di una strategia cinica volta a tenere in ostaggio la cultura italiana in un momento di visibilità internazionale”.
Prosegue Boccia: “Non sono io a esercitare ricatti o pressioni; altri hanno sfruttato con mentalità meschina una vicenda umana che sta avendo ripercussioni dolorose su di me. Sto difendendo la mia dignità e il mio modo di essere donna. Sono stata ingannata, ma non permetterò che la mia storia venga strumentalizzata dal cinismo, dall’arroganza e dal capriccio di un potere tirannico”. E ancora: “La stampa mi ha definita in molti modi: influencer, accompagnatrice, sartina, “una che si vuole accreditare”, millantatrice, la Anna Delvey della politica italiana, aspirante collaboratrice, consolatrice, badante, e “un amore culturale”. Ma chi ha davvero fatto gossip: io, lui, o “l’altra persona”, sfruttando un momento strategico per il Paese?”
A questa difesa è poi seguita una intervista a La Stampa. Nei pochi minuti di anticipazione diffusi dal quotidiano di Torino, Boccia ribadisce di essere una imprenditrice, di aver fatto studi in Economia all’università e di aver conosciuto il ministro Sangiuliano un anno fa. Conferma la nomina a consigliera per i grandi eventi. “Inizialmente era stata una proposta e io seguivo il ministro per conoscere la realtà del ministero – la risposta della 41enne -. Agli inizi di luglio è stata istruita la pratica”. La consulenza, che era a titolo gratuito, dice Boccia, era stata firmata da lei e dal ministro, ma non è andata a buon fine. “Penso che il perché lo debba dire l’istituzione”, chiosa la donna.
Boccia afferma inoltre di pensare che “il ministro sia sotto ricatto”. “Mi riferiscono di alcune persone che ricattano il ministro per agevolazioni”, continua. E sulla relazione affettiva menzionata da Sangiuliano al Tg1: “Dovrebbe chiarirlo lui”. “Non mi sento tradita, certo la situazione poteva essere gestita in una forma più rispettosa”, il suo commento, dicendo che “per il futuro, quello che faccio mi va bene, il mio percorso è sempre in salita”.
Afferma inoltre di pensare che “il ministro sia sotto ricatto”. “Mi riferiscono di alcune persone che ricattano il ministro per agevolazioni”, continua. E sulla relazione affettiva menzionata da Sangiuliano al Tg1: “Dovrebbe chiarirlo lui”. “Non mi sento tradita, certo la situazione poteva essere gestita in una forma più rispettosa”, il suo commento, dicendo che “per il futuro, quello che faccio mi va bene, il mio percorso è sempre in salita”.
Al quotidiano torinese Boccia dice di avere “semplicemente dei documenti per certificare la verità di una donna che diversamente non sarebbe stata creduta“. E sul tema del ricatto, cuore dello scontro tra la professionista e l’ex direttore del Tg2, afferma: “Chi sono i veri ricattatori nei palazzi del potere? Io ho ascoltato conversazioni e letto messaggi di persone che a mio avviso hanno ricattato il ministro. Chi sono queste persone lo dovrebbe dire lui. Posso dire che ci sono direttori di settimanali“, aggiunge. Il ministro è sotto ricatto della politica, chiede l’intervistatore? “Questo dovreste sempre chiederlo a lui”, replica Boccia che poi, in merito al fatto che altri file conservati possano coinvolgere politici, ministri o la stessa premier Meloni, risponde: “Io ero a stretto contatto con il ministro.Quindi ho ascoltato telefonate e ho letto messaggi”.
Infine, rispetto alle missioni fatte con Sangiuliano, la donna dice che non erano sempre legate all’attività politica di Sangiuliano. Ma anche a momenti di svago e attività private: “Abbiamo fatto anche trasferimenti personali. Siamo andati al concerto dei Coldplay, al concerto de Il Volo. Da Roma siamo arrivati in macchina fino a Pompei. Siamo andati a eventi miei personali e privati, dove lui ha voluto presenziare. Un evento alla base dell’Aeronautica a Roma“. Anche in questo caso Boccia dice che “ci sono foto, video e chat con le persone che ci stavano aspettando. Ad esempio al concerto de Il Volo c’era il capo segreteria che ci attendeva con un amico”.
Sangiuliano, sposato con la giornalista del Tg2, Federica Corsini, ha fatto sapere che nella giornata di venerdì 6 settembre avrà un incontro con i suoi legali per valutare la presentazione di un esposto presso la Procura della Repubblica.