Due persone sono morte nel cedimento di un ballatoio della Vela Celeste di Scampia. Un uomo di 29 anni, deceduto sul colpo, e una donna di 35, morta al momento dell’arrivo in ospedale, mentre sono sette i bambini coinvolti hanno tra i 2 e gli 8 anni e hanno riportato traumi, fratture e contusioni.
In totale sono rimaste ferite 13 persone.
I vigili del fuoco, dopo aver scavato tra le macerie, hanno completato l’evacuazione dei piani alti, mentre sono in corso le verifiche di stabilità nella parte coinvolta dell’edificio.
La Polizia ha aperto un’indagine per far luce sulla vicenda. Non si esclude alcuna ipotesi, la più accreditata è quella di un cedimento strutturale, ma per avere la certezza occorrerà portare a termine le verifiche da parte dei vigili del fuoco.
Il crollo verificatosi al terzo piano ha coinvolto nella caduta anche i ballatoi del secondo e del primo piano.
Subito dopo il crollo, avvenuto verso le 23, tanta gente si è riversata in strada tra il timore di nuovi crolli e l’apprensione per le persone rimaste coinvolte. Numerosi i mezzi di soccorso fatti confluire sul posto con diverse ambulanze che hanno trasferito i feriti in ospedale.
La Vela Celeste è una delle ultime rimaste in piedi a Scampia dopo l’abbattimento delle altre Vele, voluto per dare una sistemazione più dignitosa ai residenti e cancellare il marchio di ‘Gomorra’ dal quartiere. Lo scorso aprile scorso è stato annunciato il piano di rigenerazione urbana dell’amministrazione Manfredi relativo alle Vele di Scampia con i lavori di riqualificazione della Vela B (la cosiddetta ‘Vela Celeste’) finanziati dal Piano Periferie (con un finanziamento di circa 18 milioni di euro).
Il Centro coordinamento soccorsi riunito immediatamente dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, nella sala di protezione civile della Prefettura dopo il crollo del ballatoio a Scampia resterà attivo per seguire l’andamento della situazione. Il prefetto ha disposto i servizi di vigilanza ed antisciacallaggio da parte delle forze dell’ordine, visto che l’edificio è stato evacuato, mentre il sindaco di Napoli ha organizzato l’assistenza dei servizi sociali sul posto. Durante la notte, il prefetto ed il sindaco hanno anche incontrato alcuni consiglieri della municipalità per «rappresentare» agli abitanti della Vela il massimo supporto possibile, ferma restando la necessità, al momento, di evacuare l’edificio.
Alle 12.30, nell’ambito del Centro coordinamento soccorsi, il punto di aggiornamento della situazione.