Continua l’attività di monitoraggio della zona dei Campi Flegrei. Gli ultimi dati, sempre dell’Osservatorio Vesuviano, relativi ai giorni 8-14 luglio, confermano il trend di velocità di sollevamento dei mesi scorsi: circa 20 millimetri ogni trenta giorni. E con il sollevamento c’è da aspettarsi anche una persistenza dell’attività sismica con scosse di magnitudo anche importanti.
I dati sulla deformazione crostale nell’area dei Campi Flegrei sono tali da far pensare ad alti episodi di sismicità nel breve periodo, di intensità in linea con quelli che sono stati registrati nelle ultime settimane.
A confermarlo arrivano le dichiarazioni all’Adn Kronos di Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano: «I dati sulla deformazione crostale nell’area dei Campi Flegrei – spiega Di Vito – sono tali da far pensare ad altri episodi di sismicità nel breve periodo, di intensità in linea con quelli che sono stati registrati nelle ultime settimane. Il sollevamento del suolo nell’area dei Campi Flegrei è caratterizzato da lievi fluttuazioni, ai primi di luglio – aggiunge – ci aspettavamo che questi valori potessero cambiare, siamo invece tornati al sollevamento di due centimetri al mese, che è obiettivamente un valore alto: sono i valori di questo periodo di crisi bradisismica».
Il direttore dell’Osservatorio ha confermato che il livello di attenzione e monitoraggio è altissimo: «La nostra attenzione è massima, a breve avrò una riunione sull’organizzazione ad agosto per fronteggiare situazioni come quelle dell’agosto dello scorso anno, in ogni caso la sala dell’Osservatorio Vesuviano è sempre presidiata, c’è massima attenzione ma non si deve cedere il passo all’allarmismo». Secondo il bollettino di monitoraggio settimanale dell’Osservatorio Vesuviano, dall’8 al 14 luglio sono state registrate 68 scosse nell’area dei Campi Flegrei.