Visita a sorpresa di una volante del commissariato di Polizia di Stato di Ponticelli al supermarket della droga dell’isolato tre del rione De Gasperi, uno degli arsenali della droga più redditizi del quartiere che rifornisce di cocaina anche le altre piazze di droga di Ponticelli.
Un business capace di assicurare proventi considerevoli, quello radicato da tempo immemore in quella sede e che è finito al centro del braccio di ferro tra i De Micco e il gruppo emergente dell’isolato 17 del rione De Gasperi capeggiato da Salvatore Montefusco detto Zamberletto. Non a caso, la prima azione violenta indirizzata al gruppo che mira a contestare l’egemonia dei De Micco è maturata all’indomani dell’ennesima visita di Zamberletto al capo del business radicato nell’isolato tre per imporgli di sottostare alle sue direttive. L’ennesimo affronto che il giorno seguente è sfociato nel tentato omicidio di Arienzo e Tulipano, affiliati al “gruppo dell’Isolato 17”.
In manette è finito proprio Pasquale Tarallo detto a’ Ceccia, 52 anni, volto noto della malavita locale, non solo perché allo stato attuale è uno dei broker della droga più quotati di Ponticelli per espresso volere del clan De Micco, ma anche per la ribalta mediatica conquistata in seguito alla visita dell‘inviato di “Striscia la notizia” Vittorio Brumotti che rischiò di essere azzannato dal suo pitbull quando si recò alla finestra dell’abitazione al piano terra per firmare una compravendita di cocaina, mentre a smerciare la droga era proprio Tarallo.
La presenza del cane feroce e tenuto in stato di cattività è una delle principali criticità che le forze dell’ordine devono fronteggiare per introdursi nell’abitazione di Tarallo, uno degli arsenali della droga più importanti di Ponticelli, non a caso presidiato da un pitbull aggressivo che non si farebbe scrupoli ad attaccare anche gli uomini in divisa.
Gli agenti della volante, durante la consueta attività di controllo, mentre si trovavano nel rione De Gasperi, una delle zone calde del quartiere, in virtù della faida di camorra in corso, hanno notato dei movimenti sospetti a ridosso dell’arsenale della droga dell’isolato tre, operativo h24 e hanno deciso di entrare in casa. Il pitbull è stato chiuso in una stanza e una volta entrati nell’abitazione, i poliziotti hanno trovato una pistola, a portata di mano, all’interno della cucina, a riprova della consapevolezza del ras della droga di essere una figura cruciale della malavita locale che in un momento concitato come quello che si respira attualmente sul versante camorristico potrebbe essere uno dei bersagli da colpire per alimentare le logiche della faida in corso.
La droga era nascosta nella porta d’ingresso, in una fessura ricavata ad hoc nella parte superiore.
55 dosi di crack e una pistola calibro 38 modificata con 5 cartucce: questo l’esito complessivo della perquisizione che ha portato all’arresto di Tarallo.
Il pm Emanuele De Franco ha convalidato il fermo e il 52enne è stato condotto presso il carcere di Poggioreale.
Un arresto importante perché priva del suo ras uno degli arsenali della droga del rione De Gasperi, seppure l’attività di spaccio prevedibilmente continuerà anche in sua assenza, l’uscita di scena di Tarallo concorre a sottrarre all’organizzazione una pedina cruciale, storicamente addentrata nel business della droga e pertanto abile a garantire canali di approvvigionamento, oltre a ingenti guadagni.