Pochi giorni prima di mettere a segno l’agguato in cui ha avuto la peggio Emanuele Pierino Montefusco, fratello di Salvatore “Zamberletto”, ras del gruppo emergente dell’isolato 17 del rione De Gasperi di Ponticelli, i sicari della camorra erano entrati in azione nel rione Conocal, fortino del clan D’Amico, ma non sono riusciti a perseguire il loro intento.
Nel mirino dei sicari era finito un gruppo di giovanissimi affiliati al clan dei cosiddetti “fraulella”, sorpresi mentre erano in strada dagli spari di un commando composto da quattro soggetti a bordo di due scooter, ma sarebbero riusciti a trovare riparo in un palazzo, secondo quanto riferito alla redazione del nostro giornale da alcuni testimoni oculari che quasi sicuramente hanno riconosciuto anche gli autori del raid, ma hanno paura di fare i loro nomi. Si sono limitati a precisare che si tratta di quattro giovani affiliati al clan De Micco.
All’indomani del raid, la polizia scientifica ha effettivamente rinvenuto una dozzina di bossoli nel fortino dei D’Amico, a conferma del mancato agguato andato in scena il giorno precedente.
I De Micco erano dunque intenzionati a colpire i rivali e miravano ad uccidere uno dei pochi giovani reduci del clan D’Amico, nonché genero del boss Antonio D’Amico mentre stanziava in strada attorniato da altri sodali, come accade di consueto. Un’incursione armata che li ha colti alla sprovvista e che solo per una fortuita casualità non è sfociata in un agguato.
Fallito il primo tentativo, i De Micco hanno quindi optato per un’azione dimostrativa dall’esito scontato. Un agguato facile, i sicari non hanno avuto neanche bisogno di pianificare l’azione, “Pierino” trascorreva gran parte delle giornate sul ciglio di quel marciapiede a via Argine intento a vendere rotoloni di carta. Sapevano che lo avrebbero trovato lì e una volta giunti sul posto, dal finestrino posteriore di un’automobile con i vetri oscurati è sbucata la pistola che lo ha colpito tre volte al torace e all’addome. Montefusco è morto praticamente subito.
Un’azione dimostrativa andata a segno, a differenza del primo raid nel rione Conocal e che ha sortito l’effetto sperato: lanciare un monito inequivocabile ai rivali palesando l’intenzione dei De Micco di colpire anche i parenti della fazione dissidente, pur di preservare il controllo del territorio e stroncare i loro piani.