“I napoletani ed i campani sono stanchi delle bugie della sinistra!
Il mio impegno assieme al coordinatore della VI Municipalità e tutti gli attivisti affinché possiamo smascherare le troppe bugie che vengono raccontate ogni giorno.
Io rappresento in consiglio uno dei tre consiglieri di opposizione, siamo ai minimi storici.
L’unica arma che abbiamo è quella del voto e dell’informazione.
Partiamo da queste elezioni europee per far sentire la nostra presenza sul territorio.”
E’ uno degli ultimi post pubblicati sui social da Sabino De Micco, consigliere di Fratelli d’Italia della VI Municipalità di Napoli, arrestato oggi, lunedì 6 maggio, accusato di essere il “materiale finanziatore” del pacchetto di voti acquistati in occasioni delle ultime elezioni amministrative di Cercola, comune al confine con il quartiere Ponticelli, alle quali era candidata sua sorella Giusy, a supporto del candidato sindaco del Pd Antonio Silvano.
“Giusy De Micco detta caf”: questa la dicitura che appariva sulla scheda elettorale. Un riferimento tutt’altro che casuale, considerando i circa 40 caf e patronati riconducibili a suo fratello Sabino, tra i quali anche uno a Cercola.
Sono ben 37 le sedi della “Sabino De Micco Group”, distribuite nel territorio di Napoli e provincia, tra le quali spiccano due uffici a Milano e uno in provincia di Firenze, nella fattispecie: Ponticelli, San Giovanni a Teduccio, Soccavo, Piscinola, Colli Aminei, San Carlo all’arena, Piazza Mercato, Vomero, Toledo, via Foria, Frattamaggiore, Marianella, due a Casoria, Miano, Villaricca, Montesanto, Portici, due a Sant’Antimo, Aversa, Capodichino, due nel rione Sanità, San Nicola la strada, Quartieri Spagnoli, due a Barra, Giugliano, Cercola, Borgo Sant’Antonio Abate, due a Secondigliano, Casavatore, due a Milano e uno a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze.
Una società multiservizi con un’offerta trasversale che varia dai classici servizi offerti dai caf e patronati, all’assistenza nell’apertura di chalet, ristoranti, lounge bar, negozi di abbigliamento e accessori “grandi firme”, ma anche sindacato, formazione, organizzazione eventi, servizi digitali, finanza agevolata, assistenza legale, contabile e consulenza del lavoro, Pagamento bollettini e F24, visure e certificati, cessioni del quinto, assicurazioni, noleggio auto, moto, attrezzature e imbarcazioni, prestiti e mutui, prenotazioni mediche e sanitarie private ed in convenzione con SSN – Assistenza al rilascio di presidi sanitari acustici ed ortopedici, internazionalizzazione delle imprese, consulenza all’internazionalizzazione fiscale, amministrativa e commerciale per progettazione aziendale delle imprese italiane ed estere. Diversi i caf di Sabino De Micco che sono stati adibiti anche a sede del suo partito d’appartenenza.
Un’azienda con sedi a Napoli e Milano, ma anche a Dubai, Tirana e Timisoara. Lo stesso De Micco ha più volte ostentato i suoi lussuosi viaggi d’affari a Dubai sui social network, al pari di una forte passione per i cantanti neomelodici, così come prova lo spot lanciato sui social per sponsorizzare il “suo brand” accompagnato da un brano ad hoc di Giusy Attanasio.
Un’associazione, quella tra politica e musica neomelodica, che ha consentito al consigliere De Micco di conquistare in diverse occasioni prima di oggi le pagine dei giornali.
A settembre del 2022, l’allora consigliere di Forza Italia della VI Municipalità di Napoli, organizzò nella sede del suo caf di Ponticelli, nel rione San Rocco, fortino del clan De Micco, la festa di campagna elettorale dei candidati alle elezioni regionali del suo partito, Franco Silvestro e Stefano Caldoro, nell’ambito della quale fu annunciata l’esibizione del cantante neomelodico Alessio. Originario delle “case di Topolino” di Ponticelli e lanciato da Carmine Sarno, fratello degli e boss del quartiere che all’epoca gestiva un’agenzia di cantanti che possono definirsi i fondatori del nuovo genere neomelodico, tra i quali conquistò fin da subito un posto di rilievo proprio Gaetano Carluccio in arte Alessio.
Un evento voluto per festeggiare l’ingresso in Forza Italia del consigliere ponticellese che alle elezioni del 2021 era il candidato di Fratelli D’Italia in corsa per la presidenza della VI municipalità e che spiegò alla direttrice di Napolitan.it che la presenza di Alessio era voluta per invogliare i cittadini a partecipare all’incontro con i due candidati di Forza Italia. “Senza Alessio, avrebbero partecipato solo addetti ai lavori, il nostro motto è arrivare a tutti”. Nell’ambito della stessa conversazione, lo stesso De Micco asserì che “la vera camorra è lo Stato, le istituzioni” e cercò di sviare l’attenzione denunciando che l’evento si sarebbe svolto in uno spazio limitato a causa della presenza di alcuni paletti disposti a suo dire “in maniera illecita, di cui un cittadino possiede le chiavi”. Una delibera però smentì in toto le accuse del consigliere che in seguito alla pubblicazione della notizia dello show in programma a Ponticelli, si ritrovò da solo con Alessio e le fans accorse per assistere alla sua performance, mentre i due candidati di Forza Italia disertarono l’evento.
A marzo del 2023, torna nuovamente in auge il connubio politica-musica neomelodica, quando De Micco annuncia con una locandina pubblicata sui social lo show in programma per l’inaugurazione del suo caf-sede del partito di Forza Italia in via Taverna del Ferro a San Giovanni a Teduccio in presenza dei big del partito che sarebbero stati allietati da Tony Colombo, marito della vedova di camorra Tina Rispoli. I coniugi Colombo-Rispoli sono stati arrestati lo scorso ottobre e tanto basta per comprendere per quale motivo, anche in questa circostanza, la notizia destò indignazione e scalpore, tant’è vero che la segreteria di alcuni onorevoli contattò la redazione del nostro giornale per smentire la loro partecipazione a quell’evento. De Micco definì il lavoro dei giornalisti che contestavano la presenza di Tony Colombo “ridicolo e per niente credibile”, ma anche in quella circostanza il concerto fu annullato.