Nel tardo pomeriggio di sabato 27 aprile, un 52enne è stato ferito agli arti inferiori da due colpi d’arma da fuoco, mentre si trovava nella serata sul corso Ponticelli, una delle strade principali del quartiere della periferia orientale di Napoli.
Ai poliziotti giunti sul posto e che indagano sull’accaduto ha spiegato che era seduto con la moglie sui gradini di un centro multiservizi del quartiere quando è stato avvicinato da un uomo, a piedi, con il volto coperto che, senza dire una parola, gli ha esploso contro due colpi di pistola ferendolo alle gambe.
La vittima, Antonio Meo, è stata trasportata all’ospedale Villa Betania dove è ricoverato in Ortopedia in attesa di essere operato. Non è in pericolo di vita. Sul posto sono stati trovati due bossoli calibro 7,65.
Secondo i cittadini si tratta di un soggetto che negli ultimi tempi è stato spesso avvistato tra viale Margherita, corso Ponticelli e la zona della “stretto”, le strade del quartiere dove si registra una notevole incremento di piazze di droga, oltre a plurimi episodi di microcriminalità. Proprio per questo i residenti in zona avevano più volte contattato la redazione del nostro giornale per registrare quel clima di dilagante anarchia che spesso si traduce in schiamazzi e atti di violenza proprio nella zona della piazzetta che accoglie l’opera d’arte dedicata alle vittime della strage del bar Sayonara, non a caso, probabilmente, il luogo dove si è verificato l’agguato indirizzato a Meo. A due passi dal garage di proprietà della famiglia De Micco, adibito a “reception” dell’omonimo clan: anche questa circostanza è stata segnalata alla nostra redazione nei giorni scorsi.