E’ partita dal Veneto la sfida di superare le barriere architettoniche con rampe costruite con mattoncini LEGO. Arriva finalmente anche a Napoli e in provincia con l’associazione Su una Nuvola Blu di Sant’Anastasia (NA).
La presidente dell’associazione Susy Rea ha da subito accolto con entusiasmo la proposta di portare anche nel napoletano questo strepitoso progetto di inclusione, partecipazione collettiva e a basso impatto ambientale.
Due saranno le tappe fondamentali del progetto: individuare una barriera architettonica presente all’accesso di un ente pubblico, culturale, istituzionale, scolastico a Napoli e in provincia e attivare una raccolta di mattoncini Lego per la costruzione di una rampa d’accesso utile e super colorata!
Il progetto dei Talents inizia nel 2020 a seguito del primo duro lockdown.
Enrico Balestra, 29 anni, è il giovane Talent nello spettro autistico che ha avviato il programma di ricerca mattoncini e costruzione delle rampe: “Per me è bello aver unito la mia passione per i LEGO con la possibilità di aiutare le persone con disabilità motoria.“ – spiega Balestra – “Al momento sono già state realizzate 15 rampe di LEGO, i mattoncini per i Talents vengono raccolti in diversi Comuni in tutto il Veneto. E la lista cresce. Il nostro faro è Spider Man quando dice che “da un grande potere deriva una grande responsabilità”. E conclude: “Con le nostre coloratissime rampe noi possiamo illuminare tante disabilità che spesso sono in ombra, nel grigiore, dimenticate. Desideriamo abbattere le barriere architettoniche, ma anche quelle mentali, e vogliamo che la disabilità venga colta in tutte le sue potenzialità anche dalle aziende, facendo crescere le possibilità di inserimento lavorativo”.
Dal punto di vista tecnico, le pendenze massime previste (e tuttora esistenti) per le rampe d’accesso deve essere del 12%-15%. Le rampe di LEGO – per la stessa conformazione dei mattoncini danesi – hanno una pendenza del 22%. Non ci sono alternative. Ma il tema non è di adempimento della normativa per l’abbattimento delle barriere architettoniche quanto il perseguimento del principio generale di “riduzione del danno“. In Germania, è Rita Ebel che porta avanti le sue rampe “perché comunque la barriera architettonica risulta ridotta dalla rampa, è un miglioramento rispetto all’esistente”. Piuttosto di niente, piuttosto. Ed è un “piuttosto” bello, carino, inclusivo, partecipato, colorato, sostenibile da un punto di vista sociale e ambientale.