Il Ministero della Giustizia aveva confermato l’arrivo del bando di concorso per 2568 allievi di polizia penitenziaria. Un modo per ampliare l’organico di sicurezza nelle carceri, per far fronte al sovraffollamento negli istituti penitenziari. Il decreto è stato firmato il 6 marzo, mentre l’11 marzo è stato pubblicato il bando sul sito del Ministero della Giustizia e nel portale InPa. Il nuovo bando arriva a meno di un anno di distanza dall’ultimo di questo tipo, che però aveva coinvolto 1713 gli allievi agenti.
I concorsi pubblici sono due, per il reclutamento di complessivi 2568 posti di allievo agente del Corpo di polizia penitenziaria, così ripartiti: un concorso, per esami e titoli, a 1541 posti (1156 uomini; 385 donne), riservato ai volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) che sono in servizio da almeno sei mesi alla data di scadenza della domanda di partecipazione al concorso ovvero VFP1 collocati in congedo al termine della ferma annuale, e ai volontari in ferma prefissata quadriennale (VFP4) in servizio o in congedo.
L’altro concorso pubblico, per esame, è destinato a 1027 posti (770 uomini; 257 donne), aperto ai cittadini italiani. I posti del primo concorso eventualmente non coperti per insufficienza di candidati idonei, saranno assegnati agli idonei non vincitori del secondo concorso, secondo l’ordine della relativa graduatoria finale di merito, maschile e femminile.
Sono richiesti diversi requisiti per poter fare domanda d’ammissione: avere la cittadinanza italiana, un’età compresa tra i 18 e i 28 anni (non compiuti alla scadenza del termine per le domande). Ci sono eccezioni per chi ha prestato servizio volontario nelle forze armate (categorie VFP1 e VFP4): queste persone hanno un limite elevato fino a un massimo di 3 anni in più in base al periodo di ferma. Infine bisogna godere dei diritti politici e civili, avere qualità morali e di condotta, essere idonei dal punto di vista fisico, psicologico e attitudinale.
I candidati ai posti per civili devono possedere un diploma di istruzione secondaria di secondo grado che consenta l’iscrizione a corsi di laurea previsti dalle Università statali o legalmente riconosciute. Invece i candidati che concorrono per i posti riservati devono possedere i seguenti titoli di studio: diploma di scuola secondaria di primo grado per i candidati in servizio o in congedo alla data del 31 dicembre 2020; diploma di scuola secondaria di secondo grado per i candidati arruolati dal 1° gennaio 2021.
Non possono accedere alla selezione persone destituite dall’impiego in una pubblica amministrazione e che abbiano riportato condanna a pena detentiva per delitto non colposo o sottoposte a misura di prevenzione; siano dichiarati decaduti da altro impiego presso una P.A. per i motivi della lettera d) art. 127 decreto presidenziale 10 gennaio 1957, n. 3; abbiano svolto servizio nelle Forze Armate solo come volontari in ferma breve o volontari in ferma annuale, nonché i volontari in ferma prefissata quadriennale in rafferma biennale.
La selezione avverrà in diverse fasi: una prova d’esame scritta che verterà su domande a risposta sintetica o a scelta multipla, relative ad argomenti di cultura generale e a materie oggetto dei programmi della scuola dell’obbligo; prove di efficienza fisica: consistenti in una serie di esercizi ginnici volti a verificare il livello di forza, resistenza e prestanza fisica del candidato. Tra queste sono obbligatorie: salto in alto, corsa piana 1000 m. e piegamenti sulle braccia.
Poi la selezione prosegue con l’accertamento dell’idoneità psico-fisica con visite mediche che comprovino il possesso del profilo sanitario compatibile con il ruolo per cui si concorre. Viene verificata l’acutezza visiva, previsti esami delle urine, visita medica generale e visite specialistiche. Infine accertamento dell’idoneità attitudinale: consistente in una serie di test attitudinali per valutare le capacità di ragionamento e colloqui psicologici finalizzati a riscontrare il possesso del profilo psico – attitudinale richiesto per il ruolo ambito.
La domanda di ammissione al concorso può essere compilata e presentata fino al 10 aprile 2024 esclusivamente online, compilando l’apposito form nella scheda sintesi del concorso sul sito istituzionale del Ministero della Giustizia. Si accede tramite Spid e Cie. Serve avere una casella di posta elettronica certificata (PEC) personale.
Al termine della compilazione il sistema restituirà un PDF della domanda e una ricevuta di invio, completa del numero identificativo, data e ora di presentazione della domanda, che il candidato dovrà salvare, stampare, conservare ed esibire il giorno della prova scritta d’esame quale titolo per la partecipazione alla stessa, pena la non ammissione alla prova.
I vincitori saranno nominati allievi agenti del Corpo di polizia penitenziaria e ammessi alla frequenza di un corso di formazione, poi devono completare la ferma per i volontari in ferma prefissata annuale. Le sedi di assegnazione da immettere in servizio saranno individuate in relazione alle esigenze organizzative e operative degli istituti penitenziari. I candidati ammessi al corso di formazione, superati gli esami di fine corso, devono permanere nella sede di prima destinazione per un periodo non inferiore a cinque anni.