Il pm Antonella Fratello ha chiesto sei anni di reclusione per Rocco Sorrentino, accusato della detenzione di un’arma da fuoco dello stesso calibro di quella usata da Francesco Pio Valda, il 20enne ritenuto legato ad ambienti camorristici accusato dell’omicidio di Francesco Pio Maimone, l’aspirante pizzaiolo 18enne assassinato la notte tra il 19 e il 20 marzo del 2023, sul lungomare di Napoli, mentre trascorreva una serata in compagnia degli amici nella zona degli chalet, uno dei luoghi della movida cittadina più frequentati dai giovani.
Il magistrato ha formulato la richiesta al termine della requisitoria al processo con il rito abbreviato che si sta celebrando dinnanzi al gup di Napoli Chiara Bardi.
Il prossimo 18 marzo è prevista la discussione dei difensori dell’imputato. Rocco Sorrentino venne individuato da alcune intercettazioni nelle quali si evince sia la detenzione dell’arma che la volontà di volerla sottrarre a eventuali controlli della polizia. Oltre a Valda sono stati arrestati anche la sorella del presunto killer, Giuseppina Valda, lo zio, Giuseppe Perna e la nonna, Giuseppina Niglio. Le altre persone ritenute coinvolte sono tutti amici di Francesco Pio Valda: Salvatore Mancini, Pasquale Saiz, Rocco Sorrentino e Alessandra Clemente.
Valda avrebbe esploso una serie di colpi d’arma da fuoco nell’ambito di una rissa tra gruppi di giovani appartenenti a clan rivali per un pestone su un paio di snickers firmate: dalle indagini della Squadra Mobile di Napoli emerse che alcuni degli spari colpirono un’auto parcheggiata, e uno, invece, ha raggiunto al petto il 18enne Francesco Pio Maimone, estraneo alla lite, seduto poco distante dal luogo in cui era scoppiata la rissa. Dopo gli spari, Valda venne caricato in auto e aiutato a fuggire dai suoi amici che poi avrebbero anche fatto sparire l’arma usata per il delitto.
“Condividere i fini ed agevolare l’associazione – dice l’avvocato Sergio Pisani, legale della famiglia Maimone – vuol dire anche assumersi il rischio delle conseguenze ed in questi termini abbiamo basato la richiesta di risarcimento”.
Il prossimo martedì 27 febbraio si terrà la prima udienza del processo a carico di Valda e degli altri imputati che hanno invece scelto il rito ordinario.