Il magistrato Vincenzo D’Onofrio, dopo nove anni, lascia la Procura di Avellino.
Dopo aver ricoperto la funzione di sostituto procuratore nel capoluogo irpino, andrà a ricoprire quella di sostituto Procuratore generale presso il Tribunale di Napoli.
Protagonista e artefice della dissoluzione del clan Sarno, l’organizzazione camorristica che da Ponticelli era riuscita a conquistare l’intera città di Napoli e che aveva dominato la scena per oltre trent’anni, nel 2012 D’Onofrio ottenne il sequestro di uno dei Gigli di Barra, sospettato di essere espressione del potere camorristico del clan Cuccaro e fu successivamente abbattuto. Un magistrato che non si è ma lasciato intimidire dalle minacce della camorra, malgrado nel 2011 il collaboratore di giustizia Pasquale Di Fiore rivelò il piano studiato dal boss di Acerra, Giuseppe Di Iorio, detto «Peppe ‘o killer», per eliminare il magistrato.