Il segreto sta nel giusto quantitativo di Nutella, quella che basta a riempire tutto il croissant, ma senza esagerare. Nasce così il “cornetto” perfetto della Ferrero, quello che da gennaio tutti potranno cuocere in casa, nel forno o nella friggitrice ad aria. Nel frattempo, il croissant Nutella lo si potrà pregustare nei bar e negli autogrill, dove è stato lanciato in anteprima.
In cima si riconosce la griffe per cui sarà facile individuarla nelle vetrine dei bar: un’ostia su cui è impresso il disegno di un barattolino di Nutella con la enne in corsivo.
Per arrivare al risultato perfetto, è stato utilizzato un processo tecnologico di produzione che prevede una lievitazione di oltre 100 minuti. L’impasto è sfogliato, preparato con lievito madre fresco, che contribuisce alla corretta alveolatura della pasta.
Il prodotto sarà disponibile alla vendita nei supermercati in due versioni: pronto al consumo nei reparti panetteria oppure frozen nel reparto surgelati: a casa basterà cuocere il prodotto nel forno ventilato a 170° per circa mezz’ora per poter gustare un cornetto fragrante ripieno di Nutella.
La scelta di entrare nel mercato della prima colazione con un prodotto anche surgelato si spiega con i numeri. Nella distribuzione moderna organizzata, il comparto dei surgelati dolci per la prima colazione, in cui rientrano i Nutella Croissant surgelati, vale 25 milioni di euro e, al suo interno, i soli croissant pesano per il 75 per cento. Ma non è solo una questione di surgelati. Sempre nella grande distribuzione, il comparto pasticceria dolce nella versione ambient nel 2023 vale in Italia 391,2 milioni di euro, di cui il croissant è la prima referenza dell’offerta colazione.
Nei bar e negli autogrill i croissant del brand Ferrero andranno invece a far compagnia ai Nutella Muffin e i dispenser di Nutella, ormai presenti in circa 20mila bar.
Per avere il nuovo prodotto in casa (fresco o in versione surgelata) bisogna aspettare il nuovo anno, l’anno del 60esimo compleanno di Nutella. Una storia, questa, da ricordare. Dopo la seconda guerra mondiale, il cacao era difficilissimo da reperire, e ad Alba, per ovviare al problema crearono una pasta dolce con nocciole, zucchero e il poco cacao disponibile a quel tempo. Inizialmente si chiamava Giandujot ed era a forma di panetto, si tagliava a fette e si poteva spalmare sul pane. Era il 1946. Cinque anni dopo, il Giandujot è stato trasformato in un nuovo prodotto: una crema più facile da spalmare, la SuperCrema. La ricetta è continuata a cambiare nei primi anni, fino ad arrivare alla nascita vera e propria di Nutella, nel 1964.