Non si placa il malcontento degli abitanti del quartiere napoletano di Ponticelli, costretti a subire i soprusi e le angherie della camorra. Seppure i clan attivi sul territorio non stiano manifestando la loro presenza in maniera eclatante, evitando spari e stese da diversi giorni, i rioni-bunker della camorra, così come le strade del quartiere restano in balia delle logiche malavitose dal tramonto all’alba.
Le notti nel quartiere sono animate dalla presenza pusher e clienti che tra schiamazzi e prepotenze disturbano la quiete dei cittadini che vorrebbero solo dormire. Una situazione che si registra non solo nei rioni in cui il business dello spaccio di stupefacenti è saldamente radicato da tempo, come il Rione De Gasperi, il Conocal, il Lotto O, le “case di Topolino”, il rione Incis e il rione Fiat, giusto per citare le più “famose”. La situazione è particolarmente turbolenta anche a via Franciosa, dove fino a notte fonda i residenti in zona registrano movimenti sospetti, molto spesso legati all’occultamento di refurtiva di vario tipo.
Da circa una settimana, anche nel Lotto 1, a ridosso del fortino della “Pazzignana” Gabriella Onesto sarebbe stata aperta una piazza di droga per fronteggiare le spese legali lievitate in seguito all’ultimo blitz che ha aggravato la posizione dei soggetti già arrestati a novembre dello scorso anno, tra le tante cose, anche per l’attività di spaccio di stupefacenti controllata e gestita per conto del clan d’appartenenza. Una reazione piuttosto singolare, quella palesata dai ‘reduci’ della cosca che proprio in contemporanea all’operazione prettamente finalizzata a disarticolare il business della droga avrebbero avviato una nuova piazza di spaccio nei pressi del loro arsenale per pagare le onerose parcelle degli avvocati che chiamati ad alleggerire la posizione dei loro assistiti. Un’attività illecita che sarebbe gestita proprio da alcuni parenti dei soggetti che in precedenza ricoprivano lo stesso ruolo all’interno dell’organizzazione e che anche per questo sono finiti dietro le sbarre, raggiunti da due distinte ordinanze di custodia cautelare nell’arco di meno di un anno. Motivo per il quale, anche gli abitanti di quel rione sono costretti a trascorrere notti insonni.
Scooter che sfrecciano fino alle prime luci dell’alba, complice l’esigenza dei pusher di spostarsi talvolta per effettuare delle consegne o per effetto dell’esuberanza di clienti esagitati, chiacchiere, risate, urla e schiamazzi si protraggono per tutta la notte, concorrendo a generare un clima inconciliabile con le esigenze dei tanti cittadini che desidererebbero solo riposare.
Una situazione che si registra anche al di fuori dei rioni di edilizia popolare: viale Margherita è ormai il quartier generale dei giovani rampolli del clan dediti allo spaccio. I residenti in zona descrivono una situazione insostenibile che vede giovani a bordo di scooter spadroneggiare tra le strade, consapevoli di poter far leva sulla paura dei cittadini di sfidare ragazzini armati e scellerati.
Defilati di giorno, iperattivi di notte: gli esponenti della malavita ponticellese, in particolare i giovanissimi, ormai marcano il territorio principalmente sfoggiando la loro spocchiosa irriverenza, forti del clima di anarchia che si respira tra le strade del quartiere a notte fonda.