Nel rione Lotto O di Ponticelli, un tempo fortino del clan De Luca Bossa, oggi uno dei tanti contesti degradati del quartiere, peraltro in balia dei clochard, seppure depauperato dalla presenza della camorra per effetto dei vari arresti che si sono alternati nel corso degli ultimi mesi. I residenti in zona lamentano ben altri pericoli rispetto a quelli che imperversavano tra le strade del fortino dei De Luca Bossa nel periodo egemone del clan.
Complice la vicinanza con l’ospedale del Mare, meta di svariati soggetti affetti da disturbi psichici in cura presso il centro d’igiene mentale, il lotto O sta diventando il quartier generale dei senza fissa dimora che una volta usciti dalla struttura ospedaliera, non avendo un posto dove andare, vagano nella zona e molto spesso ostentano atteggiamenti tutt’altro che innocui.
A destare particolare allarmismo tra i residenti in zona è la presenza di due extracomunitari, un uomo e una donna.
L’uomo, spesso, si aggira nudo per le strade del rione, mentre impugna un bastone tra le mani. Trascorre le sue notti accampandosi nello spartitraffico che si trova in prossimità dell’ospedale del mare, lungo via delle metamorfosi, la strada a doppio senso di marcia che separa il nosocomio dal rione di edilizia popolare.
La donna, invece, non di rado ha manifestato un atteggiamento violento aggredendo le persone che incontra in strada per cercare di derubarle. Qualche sera fa era riuscita a sottrarre lo smartphone a un’adolescente che è poi stato recuperato grazie all’intervento dei familiari.
Non si tratta di due casi isolati. In un passato recente, anche alcuni residenti in zona era soliti minacciare la serenità degli abitanti del rione adottando condotte analoghe, ma quel pericolo fu sventato dall’intervento provvidenziale delle forze dell’ordine.
Una situazione che esaspera e allarma gli abitanti del rione che lamentano una situazione incresciosa, oltre che pericolosa. Spaventati all’idea di uscire di casa per andare a fare la spesa, perchè temono di finire nel mirino dei due soggetti e per lo stesso motivo vietano ai loro figli di intrattenersi in cortile a giocare.
Ricordiamo che la “legge Basaglia” ha imposto la chiusura dei manicomi e ha introdotto il trattamento sanitario obbligatorio, istituendo i servizi di igiene mentale pubblici. Motivo per il quale i soggetti sottoposti a trattamento sanitario obbligatorio non possono essere trattenuti presso le strutture ospedaliere che li hanno in cura e pertanto i medici non hanno alcuna responsabilità in merito alle condotte che adottano al termine del trattamento, quando sono liberi di tornare alle loro vite.
La condizione dei senza fissa dimora che popolano le strade del capoluogo campano è una situazione tristemente nota e riguarda diverse realtà cittadine: dalla stazione centrale alla Galleria Umberto, passando per le aiuole a ridosso della metropolitana Cavour, giusto per citarne qualcuna. Proprio come accade in altre zone della città, anche l’area che costeggia l’ospedale del mare di Ponticelli rischia di diventare un dormitorio a cielo aperto destinato ad accogliere i senza fissa dimora in cura presso la struttura e che evidentemente preferiscono non allontanarsi dal quartiere o più semplicemente non hanno un altro posto dove andare.