Ha suscitato non poco scalpore il video pubblicato dal nostro giornale lo scorso 17 settembre per denunciare l’ennesimo tributo andato in scena nel Conocal di Ponticelli, fortino del clan D’Amico, per rendere omaggio a Vincenzo Costanzo, il 26enne ras del rione, ucciso lo scorso 5 maggio a Napoli, mentre la parte sana della città era in festa per la vittoria del terzo tricolore azzurro.
Un gruppo di bambini, capeggiati dal nipote del ras ucciso che portava in trionfo una grossa cornice in cui era racchiusa la sua gigantografia, accompagnati dagli stendardi e dalle musiche celebrative della Madonna dell’Arco, hanno riposto la grossa immagine all’interno dell’altare votivo edificato abusivamente nello stesso rione per rendere omaggio a Costanzo e agli altri membri della famiglia andati incontro al suo stesso destino per servire la camorra.
Un filmato rilanciato da altri organi di stampa e che ha suscitato forte indignazione da parte dell’opinione pubblica, consapevole della triste realtà che quei bambini si vedono costretti a subire. Troppo piccoli e ingenui per rendersi conto della gravità delle azioni che sono chiamati a compiere inscenando quel tipo di performance e pertanto incapaci di sviluppare una cultura educativa differente da quella che gli impone di ossequiare la camorra, fin dai primi vagiti.
Quelle immagini hanno aperto uno squarcio inquietante sulla realtà che si respira in uno dei tanti rioni di periferia della città di Napoli, dove regnano ben altre leggi rispetto a quelle imposte dallo Stato. Una realtà in cui dilaga la camorra, in tutte le sue forme e a pagarne le spese sono soprattutto loro: i bambini.
Un episodio gravissimo che non poteva lasciare indifferenti le istituzioni. Non si è fatta attendere la replica dei Servizi Sociali che hanno prontamente inoltrato la segnalazione agli uffici di competenza per sollecitare un intervento.
I dirigenti del servizio Politiche per l’Infanzia e l’Adolescenza e sostegno alla genitorialità dell’Area Welfare del Comune di Napoli hanno espresso vivo sconcerto, dopo aver visionato quelle immagini, annunciando la volontà di attivarsi tempestivamente per gestire la delicata vicenda. Si tratta di “uno dei principali temi sui quali il Sindaco pone attenzione e indirizza l’azione dei servizi sociali”, si legge nella pec pervenuta alla nostra redazione.