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Spari a Caivano, ma anche a Ponticelli. A Napoli non esiste solo il Parco Verde

Luciana Esposito di Luciana Esposito
11 Settembre, 2023
in Cronaca, In evidenza
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Spari a Caivano, ma anche a Ponticelli. A Napoli non esiste solo il Parco Verde
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Due raid a distanza ravvicinata nel Parco Verde di Caivano dove, intorno alle 23 di domenica 10 settembre sono stati esplosi diversi colpi d’arma da fuoco nel corso di una ‘stesa’. Copione analogo in scena stamattina, lunedì 11 settembre: in via Pio IX, ignoti hanno esploso diversi colpi d’arma da fuoco contro un’auto parcheggiata in strada.

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“Secondo me i topi si sentono stanati, dopo aver ballato per anni e anni senza il gatto. La camorra ha capito che qualcosa di serio e di importante sta avvenendo”. Don Maurizio Patriciello, parroco del Parco Verde di Caivano, ‘legge’ gli spari all’impazzata della scorsa notte come una reazione dei clan alla pressione dello Stato e all’attenzione delle istituzioni, dopo la visita e gli impegni della premier Meloni. “Stanotte è accaduto qualcosa di orribile, ma non ci arrendiamo e non abbiamo paura. Ci sono qui tanti poliziotti e carabinieri, e ci siamo anche noi”.

La ‘stesa’ della scorsa notte è stata denunciata da Don Maurizio Patriciello su facebook:

“La domenica volge a termine – scrive don Maurizio – manca poco più di un’ora alla mezzanotte. Per la gente della mia parrocchia non c’è pace. In sella alle loro moto, sono arrivati ancora una volta. Volti coperti. Armi pesanti in mano.  Sfrecciano per i viali sparando all’ impazzata. È il terrore. Le ‘stese’ fanno paura. Può morire chiunque. Signore, aiutaci. E voi tutti che avete criticato le forze dell’ordine e l’intervento del governo, vergognatevi. E, se avete il coraggio, venite voi ad abitare con i vostri figli al ‘Parco Verde’ in Caivano. Forza, fratelli e sorelle onesti del Parco Verde. Coraggio. Il Signore non ci abbandona”.

Notte di spari anche nella periferia orientale di Napoli: in via al chiaro di luna, nel quartiere Ponticelli, sono stati esplosi 21 proiettili alcuni dei quali hanno danneggiato un’auto in sosta. Non si sarebbe trattato di una ‘stesa’, ma di un mancato agguato. L’ultimo di una lunga serie di episodi avvenuti di recente nel Parco Conocal di Ponticelli, fortino del clan D’Amico dove da diversi mesi si registrano fibrillazioni. Un’escalation di violenza che sembra destinata ad accrescere e ad estendersi all’intero quartiere, in virtù degli equilibri sempre più precari determinati dagli eventi recenti.

Mentre il governo si concentra sull‘emergenza Caivano, varando un piano ad hoc per contrastare la criminalità minorile e riqualificare il rione del comune dell’area nord di Napoli, negli altri quartieri napoletani ugualmente in ostaggio delle medesime logiche, la situazione rischia di degenerare.

Caivano è un comune della provincia di Napoli Nord, si estende per 27 km quadrati e conta 37mila abitanti.

Ponticelli, una delle tante “altre Caivano” di Napoli, è un quartiere della periferia orientale di Napoli: quello geograficamente più esteso e densamente popolato. Sono 70mila gli abitanti distribuiti in 9 Km quadrati. I rioni di edilizia popolare di Ponticelli, ovvero i contesti simili al Parco Verde, sono più di 10 e la droga rappresenta il core business dell’economia locale, a fronte di centinaia di piazze di spaccio attive. Basta pensare che il solo “supermarket della droga” radicato nell’isolato 2 del rione De Gasperi fa registrare numeri da capogiro, a fronte di un guadagno pari a circa mezzo milione di euro al mese. Dato confermato dai recenti collaboratori di giustizia. Nel Parco Verde di Caivano il business della doga produce un utile mensile di circa 130mila euro. .

E non è tutto.

Ponticelli è il quartiere europeo in cui si registra il più alto tasso di dispersione scolastica, seguito da Romania e Bulgaria.

Ponticelli è il quartiere napoletano in cui si registra il più elevato numero di minori affidati alle case-famiglia e riconosciuti da un solo genitore.

Bassissima anche la percentuale di bambini che prima di iniziare la scuola elementare ha già maturato un’esperienza di lettura di un libro.

Ponticelli è il quartiere europeo in cui si registra il più alto numero di “Neet”, giovani di età compresa tra i 15 e i 23 anni che non lavorano e non studiano.

Ponticelli è il quartiere di Napoli in cui si registra il più basso numero di laureati.

Ponticelli è il quartiere napoletano in cui si registra la più elevata percentuale di gravidanze tra le under 19 che tra l’altro rappresentano più della metà della popolazione femminile, l’82%, principalmente disoccupate e con un diploma di scuola media inferiore.

Ponticelli è il quartiere di Napoli in cui si registra la percentuale più elevata di malati oncologici. Un dato strettamente correlato alla presenza di amianto nei rioni di edilizia popolare che versano in condizioni a dir poco fatiscenti, al pari di molti istituti scolastici che lamentano una scarsa manutenzione.

Un quartiere in balia del degrado e della criminalità che offre ben poche alternative ai bambini e ai giovani, non a caso l’età di affiliazione, negli ultimi anni, si è bruscamente abbassata.

Uno scempio frutto del connubio tra camorra e cattiva politica che da decenni continua tacitamente a dilagare tra le strade del quartiere.

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