La notte scorsa, gli spari della camorra hanno bruscamente interrotto il sonno degli abitanti del quartiere Ponticelli. Un raid avvenuto alle 3.30 di giovedì 3 agosto, nel cuore della notte, poco dopo le celebrazioni dedicate alla patrona di Ponticelli, la Madonna della Neve. Come di consueto, lo scorso 27 luglio ha preso il via la lunga carrellata di eventi che culmineranno nella sentitissima festa che si svolgerà domenica 5 agosto con la sfilata del carro tradizionale sulla cui cima sarà riposta la statua della Madonna.
Il tema delle celebrazioni di quest’anno è la pace contro l’odio e le guerre, un auspicio al quale guardano con occhi pregni di speranza gli abitanti del quartiere, stanchi di vivere in ostaggio delle dinamiche camorristiche. Un malcontento ulteriormente fomentato dagli spari della scorsa notte, giunti al termine di una serata di distesa goliardia, trascorsa in strada a celebrare la santa patrona e a godere di scampoli di genuina spensieratezza.
Poche ore prima del raid compiuto dai sicari della camorra nei pressi dell’ormai ex fortino del clan Casella, a Ponticelli è andato in scena il consueto incendio al campanile con lo spettacolo di fuochi d’artificio che ha richiamato in strada tantissime persone. Proprio per questo motivo, probabilmente, il commando è entrato in azione a notte fonda, vedendosi costretto ad attendere che le vie del quartiere tornassero deserte per poter beneficiare della discrezione necessaria.
Gli spari sono stati sentiti nitidamente da diversi abitanti del quartiere che hanno subito allertato i carabinieri. Il forte rumore dei proiettili ha terrorizzato i residenti negli appartamenti ubicati al piano terra e al primo piano, in particolare. Udendo quei colpi, così forti e vicini, hanno seriamente temuto per la loro vita e per quella dei loro cari.
Un clima di guerriglia urbana sempre più ingestibile, quello che si respira tra le strade di Ponticelli, dove la camorra dimostra di non nutrire rispetto neanche per le celebrazioni sacre, non facendosi scrupoli ad impugnare le armi anche nel bel mezzo delle giornate dedicate alla Santa protettrice del quartiere. Sacro e profano si intrecciano, si avvicendano, per espresso volere di una camorra irriverente e spocchiosa che non indietreggia neanche davanti alla solennità del momento più partecipato e sentito dai fedeli del quartiere.
Gli autori del raid, probabilmente, domenica si mescoleranno tra gli stessi civili che hanno terrorizzato a suon di spari, per venerare la Madonna, guardandosi bene però dal farsi toccare dal messaggio di cui la Santa Patrona mira a farsi protettrice: la pace contro l’odio e le guerre. Non potrebbe essere diversamente in un quartiere dilaniato da una perenne e sanguinaria faida di camorra.