Ogni estate con l’arrivo del gran caldo torna il dilemma tra due dei dispositivi più utilizzati per trovare sollievo nelle giornate più bollenti: è meglio il ventilatore o il condizionatore? Si tratta di due tecnologie molto differenti come è facilmente intuibile: il condizionatore raffredda un ambiente immettendo aria fredda, il ventilatore muove semplicemente l’aria presente all’interno della stanza che, una volta sul corpo, crea una sensazione di sollievo, ma non incide minimamente sulla temperatura dell’ambiente dove ci troviamo.
La battaglia dei consumi la vince nettamente il ventilatore visto che consuma 15 volte in meno rispetto ad un condizionatore. ma ci sono altri fattori da valutare per capire se è più conveniente un ventilatore o un condizionatore, come l’efficienza e i benefici per la salute.
Come detto, si tratta di due tecnologie che funzionano in modo molto diverso e sono in grado di creare sollievo nelle giornata estive. Il condizionatore modifica la temperatura della stanza raffreddando l’aria creando quindi un ambiente confortevole. Il ventilatore tramite le ventole crea un effetto vento, ma per sentire i benefici c’è bisogno di sentire l’aria sulla propria pelle. Questo perché non va minimamente a raffreddare la temperatura della stanza. La domanda su se conviene di più il refrigerio o il vento è di difficile risposta perché la situazione è molto soggettiva.
Tanto dipende dalla zona in cui si vive e dalla sensibilità soggettività al caldo. Se vivete in una zona dove le temperature sono molto afose e calde (pensiamo alle regioni meridionali) e soffriamo molto il caldo, allora il condizionatore rappresenta la soluzione migliore. Se invece viviamo in una zona dove anche d’estate le temperature sono tutto sommato accettabili e abbiamo una buona tolleranza al caldo, allora anche un ventilatore potrebbe bastare portando anche dei benefici in termini di risparmio sulla bolletta dell’energia elettrica.
Per quanto concerne la scelta del modello, sui ventilatori abbiamo davvero l’imbarazzo della scelta visto che in commercio ci sono quelli classici a piantana, ma anche quelli a torre o da soffitto. La scelta deve essere fatta in base anche alla conformazione della stanza. Un ventilatore a soffitta è ottimo ma sposta l’aria su una zona circoscritta mentre quelli a piantana e a torre con la funzione di movimento permettono di spostare aria in tutto l’ambiente senza avere vento fisso sul corpo. Quelli a piantana se alzati al massimo da terra rappresentano la soluzione migliore.
Per i condizionatori o quelli a muro o quelli portatili funzionano in modo abbastanza simile, ammesso che i portatili abbiano un’unità esterna collegata.
Altro dilemma è quale dispositivo fa più male per la salute. La risposta arriva direttamente dal ministero della Salute nel suo vademecum sui pro e contro di condizionatori e ventilatori. La risposta è che i ventilatori fanno più male per la salute. Si è sempre pensato che siano i condizionatori a fare più male ma in realtà, se usati con le dovute accortezze, i condizionatori non fanno male.
I condizionatori abbassano la temperature dell’ambiente rendendolo confortevole impedendoci di sudare. Per evitare ogni danno va innanzitutto sempre pulito il filtro dalla polvere e poi va sempre messo ad una temperatura non troppo bassa. Ciò che può creare danni è lo sbalzo termico tra una stanza con condizionatore acceso e ad esempio l’ambiente esterno. Meglio tenerlo sempre sui 25-28 gradi per evitare rischi.
Il ventilatore, se paragonato al condizionatore, fa più male. Il motivo sta nel suo funzionamento che non raffredda l’aria ma ne accelera solo lo spostamento. «Pur donando sollievo, i ventilatori stimolano la sudorazione e aumentano il rischio di disidratazione, se la persona esposta non assume contemporaneamente grandi quantità di liquidi» – si legge nel vademecum del ministero.
Non abbassando la temperatura non impedisce la sudorazione e a contatto ad esempio con una schiena o un collo sudato, può creare danni alla cervicale o dolori muscolari. Meglio metterli sempre a distanza.