Il cadavere di Michelle Causo, una studentessa 17enne, sarebbe stato trasportato per 150 metri in un carrello della spesa da un suo coetaneo e poi abbandonato vicino ai cassonetti della spazzatura. E’ accaduto nel quartiere Primavalle, a Roma. Un passante, insospettito dalle gocce di sangue che cadevano dal carrello, ha allertato la polizia, e gli agenti hanno scoperto il macabro carico: un corpo esile, accoltellato in più parti, al collo, alla schiena e agli arti. La giovane frequentava l’istituto statale «Vittorio Gassman», e abitava poco distante dal posto dove è stata trovata morta.
I poliziotti, seguendo le tracce di sangue, hanno individuato il palazzo dove, come sospettano gli inquirenti, si sarebbe consumato l’omicidio, in via Giuseppe Benedetto Dusmet: lì, insieme alla madre, vive il principale sospettato del femminicidio, un diciassettenne di origini cingalesi. Il movente non è ancora chiaro, seppure sia stata smentita l’ipotesi che tra i due ci fosse una relazione, al pari di una presunta gravidanza. Pare che i due si conoscevano, ma non avevano mai avuto una relazione sentimentale. Uno dei residenti di via Dusmet ha riferito che la moglie ha sentito «urla forti, diversi dagli schiamazzi».
Il ragazzo è stato portato in questura e sottoposto a un lungo interrogatorio dal pm della Procura dei minori. La polizia scientifica, che è alla ricerca del coltello con cui è stato commesso l’omicidio, ha effettuato per tutta la notte rilievi nell’appartamento dove vive il ragazzo. A suo carico è stato emesso un fermo che dovrà essere convalidato dal giudice. Il giovane avrebbe tentato di gettare tra i rifiuti il cadavere della vittima, senza riuscirci. Il corpo, dunque, sarebbe rimasto nel carrello vicino al muro di cinta di un parco, poco distante dai cassonetti. Sarà l’autopsia a stabili l’ora del decesso e le cause che hanno portato alla morte della 17enne.
L’autopsia stabilirà quando è morta Michelle Causo, che potrebbe essere stata uccisa anche qualche giorno prima del suo ritrovamento. Intanto la polizia sta già acquisendo le immagini delle telecamere della zona. «Una ragazza cresciuta troppo in fretta che veniva da un contesto difficile», così un compagno di scuola ricorda Michelle, parlando ai giornalisti di Repubblica. «Era molto profonda e intelligente, mostrava più dell’età che aveva in realtà. Io mi facevo tante risate con lei, ogni volta in classe ridevamo e uscivamo spesso insieme, facevamo parte dello stesso gruppo».
Una giovanissima come tante altre adolescenti della sua età, piena di sogni e di progetti, che sono stati tragicamente spezzati. Era appassionata di musica rap e trap, come Geolier, Sfera Ebbasta e Tony Effe, ma anche Ariana Grande e Selena Gomez.