Che mondo sarebbe senza qualcuno che attivamente compone musica per gli altri? Chi ha la passione per la musica bene conosce il significato di una frase del genere: significa stare ore e ore su uno strumento ad apprendere nozioni teoriche per poi riportarle all’atto pratico con un compagno di viaggio.
A volte, però, il musicista può sentirsi come perso: senza riferimenti all’interno di una terra inesplorata come quella della sua creatività. Durante il corso dei secoli le soluzioni sono state praticamente infinite: dalle “Oblique Strategies” di Brian Eno alla meditazione, i culti religiosi o il semplice divertimento con birra e vino.
Non manca chiaramente l’esempio della cannabis, da sempre compagna dell’uomo in moltissime situazioni diverse. Innumerevoli i musicisti che si sono fatti aiutare da questa pianta antica nel processo compositivo: esistono album interi sul tema e infinite canzone diventate anche famose che parlano proprio delle proprietà di questa pianta.
Al giorno d’oggi è possibile sperimentare il bello della cannabis, da musicista, senza rischiare granché grazie al CBD e a un buon vaporizzatore erba. Per questo motivo oggi andiamo a scoprire da vicino cos’è questo CBD e perché può essere utile a un musicista che è alla ricerca di ispirazione.
Che Cos’è Il Cbd?
Tre lettere che nascondono un mondo di possibili utilizzi e impieghi: il CBD è un acronimo con cui si indica il cannabidiolo, ovvero uno dei principi attivi che si possono estrarre dalla pianta della Cannabis Sativa. Il cannabidiolo è soltanto uno dei tanti cannabinoidi esistenti in natura e, per le ricerche scientifiche, è uno dei più promettenti in circolazione grazie ai suoi effetti sul corpo umano.
Il CBD infatti ha un grande pregio: quello di essere poco tossico; anche in caso di sovradosaggio gli effetti collaterali del CBD sono scarsamente intensi; la letteratura scientifica, tra le altre cose, non utilizza nemmeno il termine overdose per descrivere questo genere di situazioni.
Il cannabidiolo ha un funzionamento semplice: esso interagisce con i recettori CB2 del sistema endocannabinoide del corpo umano. Questo non è altro che un insieme di organuli, cellule e recettori che aiutano la comunicazione tra cellule, gestendo ad esempio le risposte immunitarie o gli stimoli dolorosi.
La molecola del CBD, una volta entrata in circolo il sistema respiratorio/digestivo prima e quello circolatorio poi, si attacca a questi recettori e ne modifica il comportamento.
In ambito medico è una molecola che vede grande potenziale in ambito sportivo o per il trattamento di alcuni sintomi: il CBD è in grado di mitigare il dolore cronico, può contenere le nausee, permette di sgonfiare le infiammazioni o di rallentare la propagazione delle metastasi.
Per i creativi, però, gli effetti interessanti sono altri.
Tra Sonno, Concentrazione, Creatività E Stress
Lasciamo completamente da parte l’ambito creativo per parlare dell’ambito performativo che un musicista, prima o poi, deve incontrare. Suonare davanti a tanta gente significa addossarsi una pressione niente male: prendere una stecca non è impossibile, così come stonare o scordarsi la partitura.
Utilizzare CBD prima di suonare significa poter fare affidamento su una sostanza in grado di far rilassare il corpo. Questo non significa perdere la concentrazione ma bensì lasciare da parte l’ ansia.
Le ricerche hanno dimostrato come il cannabidiolo sia in grado di migliorare l’attenzione e la concentrazione attraverso una modifica responsiva da parte dei recettori della dopamina; attraverso un consumo moderato di principio attivo, magari con dosaggi suggeriti da un medico con competenze nel campo, è possibile migliorare le proprie prestazioni sul palco.
Non è tutto, chiaramente: c’è anche l’aspetto creativo di cui dover tenere conto. L’ispirazione è il motore della vita di un musicista e la CBD può aiutare anche in questo contesto. I recettori CB2 che interagiscono con il cannabidiolo non solo sparsi lungo tutto il sistema nervoso periferico ma anche all’interno dell’encefalo, vicino a zone specifiche del cervello.
Questo significa che la molecola può alterare il funzionamento dei recettori proprio nel centro di comando del corpo umano, portando a vantaggi non indifferenti. In maniera quasi speculare a quanto abbiamo visto nel contesto più fisiologico che psicologico. L’assunzione di CBD, infatti, permette il contenimento degli stati ansiosi e la regressione dello stress, ristabilendo gli equilibri che portano ad una sovrapproduzione di cortisolo.
Una mente più leggera e libera di viaggiare quindi, capace di pensare più rapidamente e di non farsi ostacolare dai pregiudizi; a questo bisogna aggiungere anche un altro fattore: il sonno! Il cannabidiolo è in grado di migliorare la qualità del sonno: importantissima tanto per la creatività quanto per la qualità generica della propria vita.