Le trazioni alla sbarra, anche conosciute come pull-up, sono uno degli esercizi fondamentali per lo sviluppo muscolare del busto superiore, ma anche una delle sfide più impegnative che si possono affrontare nella palestra o a casa.
Si tratta, infatti, di un esercizio davvero complesso, che richiede un periodo di pratica e una fase propedeutica, finalizzata all’apprendimento di alcuni movimenti basilari, nonchè ad un miglioramento della forza di braccia e dorso.
Tutta questa fatica – te lo assicuriamo – sarà ricompensata da tantissimi benefici, oltre che da un upper back incredibile!
In questo articolo esplorerà in dettaglio l’esecuzione corretta delle trazioni alla sbarra, i muscoli coinvolti, i vantaggi per la salute e il fitness, nonché le varianti e i progressi possibili per rendere questo esercizio adatto a tutti i livelli di fitness.
Come si eseguono le trazioni alla sbarra
Per ottenere i massimi benefici dalle trazioni alla sbarra, è fondamentale eseguirle correttamente. L’esecuzione corretta richiede una buona tecnica e coinvolge diversi gruppi muscolari in modo sinergico.
Come leggiamo in questo articolo di mypersonaltrainer.it, dedicato proprio alle trazioni alla sbarra, questo esercizio può essere eseguito con presa prona o presa inversa.
Di seguito ti spieghiamo come svolgere correttamente le trazioni alla sbarra con presa prona: si tratta di una descrizione dettagliata del movimento, finalizzata a farti capire quali sono i movimenti di base che ti permettono di eseguire l’intera sequenza.
Nel dubbio, se sei davvero inesperto o hai iniziato da poco il tuo viaggio nel fantastico mondo della palestra, ti consigliamo di rivolgerti ad un personal trainer professionista, che saprà consigliarti al meglio sul tipo di allenamento più adatto alle tue esigenze.
L’esercizio inizia posizionando le mani sulla sbarra, leggermente più larghe delle spalle, con le dita rivolte verso il basso. Assicurati che i palmi delle mani siano completamente appoggiati sulla sbarra per garantire una presa sicura.
Una volta posizionato correttamente, inizia il movimento: mantenendo le braccia completamente estese e avendo cura di controllare la respirazione. L’inspirazione può essere effettuata prima dell’inizio del movimento, mentre l’espirazione avviene durante lo sforzo di trazione. Diventa fondamentale sulla contrazione dei muscoli della schiena e dei bicipiti, mentre inizi a tirare il corpo verso l’alto. L’obiettivo è portare il mento sopra la sbarra, mantenendo la schiena dritta e il core attivato. Evita di usare l’oscillazione del corpo per completare il movimento, concentrandoti invece sulla forza e sul controllo muscolare.
Durante la fase di discesa, rallenta il movimento in modo controllato per lavorare i muscoli in modo efficace: mantieni il controllo mentre scendi, evitando di lasciare che il corpo cada improvvisamente. Sfrutta la fase di discesa per un lavoro eccentrico, che contribuirà allo sviluppo della forza e al controllo muscolare.
Come arrivare a fare la tua prima trazione alla sbarra
Eseguire le trazioni alla sbarra richiede un po’ di pratica e di forza, quindi è importante iniziare gradualmente e progredire man mano che si acquisisce maggiore familiarità e resistenza.
Una delle prime cose che noterai, se sei alle prime armi, è che la presa non è così facile da tenere oltre i 20/30 secondi: puoi iniziare proprio da qui, iniziando ad appenderti alla sbarra, contraendo l’addome e rimanendo sospeso finché le tue mani riescono a resistere.
Vedrai che in poco tempo la tua presa migliorerà e potrai restare in sospensione più a lungo, dedicandoti agli esercizi che ti stiamo per elencare.
Uno dei primi esercizi propedeutici alle trazioni alla sbarra è il Lat pull down, che puoi eseguire con l’apposito macchinario in palestra: l’attrezzo ti guiderà, facilitando il movimento, e ti permetterà di incrementare la tua forza, mentre familiarizzi col movimento.
Un’alternativa a questo esercizio, è costituita daI ring row, che coinvolge i muscoli della schiena e dei bicipiti, simile alle trazioni alla sbarra. Si esegue utilizzando una coppia di anelli sospesi, puoi regolare l’altezza e l’angolo di inclinazione per adattare l’intensità dell’esercizio. Puoi iniziare con una posizione più eretta e man mano che acquisti forza, abbassa gli anelli per aumentare la sfida.
Qui trovi una guida completa a cura di project invictus, per eseguire correttamente le trazioni agli anelli.
Se nella tua palestra non c’è questo attrezzo, puoi optare per le trazioni assistite: utilizzando un apposito elastico, ridurrai il carico e l’intensità dell’esercizio, sviluppando la forza necessaria per svolgere successivamente l’esercizio senza assistenza.
Altri due esercizi fondamentali per apprendere l’esecuzione delle trazioni alla sbarra sono i negative pull-ups e gli scapular pull-ups.
Il primo esercizio ti permette di svolgere la trazione solo nella fase di discesa, in modo da incrementare la forza di spalle, braccia e dorso. In pratica, aiutandoti con un rialzo, ti posizioni con il mento oltre la sbarra e scendi progressivamente, in maniera lenta e controllata. Maggiore saranno la lentezza e il controllo, maggiore sarà l’incremento di forza che otterrai. Con questo esercizio, in poco tempo riuscirai ad eseguire la tua prima trazione completa.
Se alla tua sessione di esercizi propedeutici aggiungi anche gli scapular pull-ups, i tempi si accorceranno ancora di più.
Questo esercizio, infatti, mira a sviluppare la stabilità e il controllo dei muscoli delle scapole. Inizia afferrando la sbarra con le braccia estese e concentrandoti sulla retrazione e la depressione delle scapole. Tira le scapole verso il basso e indietro, senza piegare i gomiti.
Se ti stai chiedendo quante volte allenarti con le trazioni alla sbarra, ricorda che non sempre allenarsi di più è la migliore soluzione: come spiega questo interessante articolo di Xenios USA, per chi è agli inizi, i rischi di infortuni e stress articolari sono sempre in agguato, quindi l’ideale è sempre procedere con gradualità.