Napoli si presenta come una città totalmente “infiocchettata” di bianco e d’azzurro. Un lavoro certosino fatto da migliaia di tifosi, una domenica dopo l’altra, per arrivare al tripudio finale della festa per lo scudetto. Ogni balcone partenopeo ha una bandiera, ogni finestra ha un drappo biancazzurro, ogni facciata di palazzi ed edifici è stata utilizzata per far partire “ricami” di striscioni e decori che inneggiano alla conquista del terzo scudetto della storia calcistica di Napoli città, ma come avviene per ogni cosa, arriva il tempo anche per ritornare alla normalità.
Partirà la prossima settimana la rimozione, organizzata dal Comune di Napoli, degli striscioni azzurri che negli ultimi mesi hanno decorato le strade cittadine per la vittoria del terzo scudetto del Napoli. Il piano di rimozione degli striscioni è stato al centro di una riunione tenuta a Palazzo San Giacomo, sede del Comune, nel quale si è deciso che gli interventi, che potranno essere svolti sia in orario diurno che in orario notturno, prenderanno il via da lunedì prossimo a cominciare dal territorio della Decima Municipalità, corrispondente al territorio dei quartieri Fuorigrotta e Bagnoli e dove insiste lo stadio Diego Armando Maradona.
Il sindaco Gaetano Manfredi ringrazia “i cittadini, le associazioni e i tifosi che già si stanno adoperando spontaneamente” e predispone “un sistema organizzato dall’Amministrazione”. Gli assessori all’Ambiente Vincenzo Santagada e alla Legalità Antonio De Iesu aggiungono: “È una collaborazione importante della quale siamo molto grati, sosterremo uno sforzo notevole e poter contare sul contributo di tanti napoletani ci consentirà di riportare più rapidamente alla normalità le strade della città, evitando il rischio che gli striscioni, esposti troppo a lungo alle intemperie, possano diventare un serio pericolo per la sicurezza dei cittadini”.
Il Comune di Napoli ha incontrato le associazioni ambientaliste e del verde per definire proposte e mobilitazioni utili alla rimozione della plastica che ancora impatta pesantemente sull’ambiente cittadino. Alle Municipalità è stata richiesta, allo stesso scopo, un’azione di pressing sui residenti “al fine di sensibilizzare e condividere la comunità locale sulle possibili azioni e le corrette modalità di smaltimento degli striscioni per restituire al decoro i singoli quartieri”.
Nel corso dell’incontro è stato sottolineato che “per il corretto smaltimento degli striscioni rimossi nei siti privati, da parte dei cittadini, è necessario conferirli esclusivamente presso le isole ecologiche fisse”. Sul sito di Asia, azienda dell’igiene urbano del Comune di Napoli, è possibile consultare l’elenco e gli orari di apertura delle Isole ecologiche fisse. Inoltre, ci sarà l’allestimento, da parte di Asia, di una serie di ulteriori isole ecologiche “mobili” per agevolare i cittadini, nei vari punti della città, nella raccolta dei materiali successivamente avviati a riciclo.
Il calendario, la distribuzione nei vari quartieri cittadini e gli orari di apertura di queste isole ecologiche mobili coinciderà con quello dei punti di raccolta dei Raee. Il piano di rimozione sarà articolato su vari segmenti che impegneranno, di volta in volta, aziende e servizi differenti in relazione alla tipologia dei singoli interventi. Per gli striscioni appoggiati alla rete di pubblica illuminazione interverrà la società affidataria Edison, mentre per quelli fissati al verde pubblico scenderà in campo la Napoli Servizi. Ad affiancare le aziende ci saranno, per le operazioni più complesse e rischiose, gli agenti della Polizia Locale.