Ha compiuto 56 anni il 22 maggio, proprio il giorno in cui si è svolta la cerimonia che lo ha nominato capo della polizia, subentrando a Lamberto Giannini: Vittorio Pisani, poliziotto stimato all’ombra del Vesuvio dove ha trascorso molti anni della sua carriera, mettendo la firma su operazioni importanti. Cinquantasei anni il prossimo 22 maggio,
È stato funzionario responsabile di diverse sezioni della squadra mobile di Napoli dal 1990 al 1999 e poi fino al 2004 ha ricoperto l’incarico di funzionario coordinatore di indagini in materia di criminalità organizzata e di ricerca latitanti presso il Servizio centrale operativo della polizia di Stato. È stato dirigente della squadra mobile di Napoli dal 2004 al 2011. Vice consigliere ministeriale presso la Direzione centrale anticrimine dal giugno 2011 al dicembre 2012, ha diretto le attività investigative che hanno condotto alla cattura del capo della camorra latitante Michele Zagaria.
Investigatore specializzato in criminalità organizzata e cacciatore di latitanti, Vittorio Pisani — figlio di un poliziotto, calabrese di nascita e napoletano di adozione, ma tifoso del Milan — incarna il funzionario cresciuto alla scuola delle Squadre mobili e dell’Anticrimine, espressione di una generazione formatasi all’indomani delle stragi mafiose che trent’anni fa misero in ginocchio il Paese e provocarono una riscossa dello Stato fondata proprio sulla lotta ai clan. Dedito all’attività di strada, con l’orecchio sempre teso a intercettazioni e «soffiate», ma anche cultore del Diritto applicato alle indagini e autore di pubblicazioni scientifiche; protagonista di inchieste e catture di boss importanti e qualche incidente di percorso: le polemiche per il parere contrario alla scorta assegnata all’allora giovane scrittore Roberto Saviano e un processo per presunto favoreggiamento e rivelazione di segreto dal quale è uscito con una doppia assoluzione, in primo grado e in appello; e il suo accusatore, l’ex camorrista pentito Salvatore Lo Russo, condannato per calunnia.
Nel 2011 Vittorio Pisani era stato coinvolto nell’inchiesta sul riciclaggio di denaro ‘sporco’, da parte del clan Lo Russo, in alcuni ristoranti di Napoli, di proprietà dei fratelli Iorio. Accusato di rilevazione di segreto, abuso d’ufficio e favoreggiamento, nel 2013 è stato scagionato e assolto con formula piena.
Nella fiction “Sotto copertura” della Rai, dedicato alla cattura dei boss Iovine e Zagaria, Pisani è stato interpretato dall’attore Claudio Gioè.