Al grido “Butta a terra il muro dell’odio” torna per la terza edizione il festival Omovies@School (www.omovies.school), Festival Internazionale di Cinema rivolto alle scuole e ai giovani, organizzato da iKen Onlus con la direzione artistica di Carlo Cremona, che premierà le opere in concorso nel gala in programma venerdì 19 maggio dalle ore 11 al Multicinema Modernissimo di Napoli.
Realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola promosso da MIC-Ministero della Cultura e MIM – Ministero Istruzione e del Merito, si propone come incubatore culturale per la promozione di opere filmiche realizzate sia dalle scuole che da registi sulle tematiche del contrasto al bullismo, all’omofobia, alle violenze di genere, per identità di genere ed orientamento sessuale.
L’offerta del festival prende corpo grazie alle sinergie con le eccellenze del territorio come l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, che ha organizzato lavoratori di cinema con i docenti Luigi Barletta e Gina Annunziata, l’Università L’Orientale – Dipartimento Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati, l’Associazione Riferimento Scuola, coinvolgendo gli istituti ITI Marie Curie di Napoli, IIS Rocco Scotellaro di San Giorgio a Cremano, IIS SIANI di Casalnuovo, IC AdelaideRistori di Napoli, ITC Jacopo Nizzola di Trezzo sull’Adda in provincia di Milano.
«La cultura delle differenze e dell’inclusività è un tesoro da custodire e promuovere. All’interno dell’Omovies at School Film Festival, crediamo che il cinema possa andare oltre il semplice intrattenimento, offrendo una piattaforma per esplorare esperienze diverse e promuovere la comprensione reciproca», ha affermato Carlo Cremona, che con la sua associazione realizza anche i progetti corAcor – Napoli Rainbow Choir, il Pride, la casa accoglienza Lgbt “Questa Casa non è un Albergo” e il Rainbow Center Napoli. «Il nostro obiettivo è creare una piccola Giffoni arcobaleno, perché la Campania è eccellenza nell’audiovisivo per i giovani. Tuttavia, in Italia c’è ancora poca produzione produce poca produzione sui temi dell’inclusività, invitiamo gli istituti a finanziare progetti che facciano affrontare e denunciare la violenza tra i banchi di scuola», conclude Cremona.
«Sono davvero lieta di assistere anche quest’anno al festival e per questo ringrazio gli organizzatori. Se il compito primario delle scuole della Repubblica consiste nel rimuovere gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona, iniziative di questo genere vanno pienamente sostenute perchè forniscono tutti gli strumenti per implementare i livelli di autostima dei giovani e per riconoscere il valore aggiunto dato dalle differenze. Infatti proprio la valorizzazione della diversità come ricchezza costituisce un solido baluardo alle sotterranee forme di bullismo e cyberbullismo che oggi, tra i giovani, producono danni gravissimi. La scuola che si propone di fornire a tutti le stesse opportunità non può che cogliere favorevolmente iniziative come queste che coniugano lo spessore culturale con un approccio che pone al centro il rispetto della persona», ha dichiarato Immacolata Iadicicco, presidente dell’associazione Riferimento Scuola.
Questa edizione annovera 73 opere in concorso per un coinvolgimento di 18 paesi in tutto il mondo (Italia, Francia, Belgio, Spagna la maggior parte, Marocco, Sudan, Egitto, Iran, India, Arabia Saudita, Syria, Canada, Brasile, Argentina, Colombia, Venezuela, Cile, Messico). La giuria degli studenti premierà il miglior documentario, il miglior corto fiction e il miglior corto d’animazione. Tra i riconoscimenti anche uno in memoria di Andrea Spezzacatena 15enne morto suicida per bullismo.
«Il linguaggio cinematografico come strumento per la lotta al bullismo riveste un ruolo sociale utilissimo. Con l’università ci siamo da subito ritagliati uno spazio in questo festival, è un’opportunità più unica che rara per diffondere la nostra ricerca sul territorio, agganciando i ragazzi e le ragazze delle scuole», ha spiegato il professore Giuseppe Balirano, presidente del Claor – Centro Linguistico di Ateneo L’Orientale, a capo del comitato scientifico del festival composto dal direttore del festival Carlo Cremona, da componenti dell’Università L’Orientale – Dipartimento Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati (con i docenti Katherine Russo, Anna Mongibello, Arianna Grasso, Marina Niceforo, Francesco Nacchia, Annalisa Raffone, Giuseppina Scotto di Carlo e i dottorandi Arianna Del Gaudio e Roberto Esposito), dell’Accademia Belle Arti di Napoli (Luigi Barletta, Gina Annunziata), dell’Associazione Riferimento Scuola (Immacolata Iadicicco, Monica Cacciatore).
Tutte le opere sono sottotitolate in italiano grazie al progetto inTRANSlation, che ha coinvolto docenti e studenti dell’Università L’Orientale. In scia con questo lavoro è stata organizzata una giornata di studio su traduzione audiovisiva e cinema inclusivo, martedì 30 maggio dalle ore 9 all’Università L’Orientale di Napoli alla presenza del Rettore Roberto Tottoli, di Maria Laudando, Direttrice Dipartimento Studi Letterari, Linguistici e Comparati, Cathy La Torre, avvocata e attivista, oltre agli stessi Giuseppe Balirano e Carlo Cremona.