In un clima di incontenibile festa, Napoli giunge all’appuntamento con il miracolo di San Gennaro del mese di maggio.
Dopo la gioia per il terzo scudetto degli azzurri, si è ripetuto il prodigio della liquefazione del sangue di San Gennaro. Lo ha annunciato l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, ai fedeli riuniti nel Duomo come di consueto, il primo sabato del mese di maggio.
La notizia è stata data alle ore 17.03 accompagnata dal tradizionale sventolio del fazzoletto bianco. La folla sul sagrato ha applaudito l’avvenuto «miracolo».
La cerimonia è poi proseguita con la consueta processione dei 17 busti reliquiari di Santi compatroni che accompagnano il busto di San Gennaro dal Duomo di Napoli verso la chiesa di Santa Chiara, sfilando per le strade del centro storico cittadino tinto d’azzurro per celebrare la vittoria del terzo scudetto del club partenopeo.
Il ‘miracolo’ atteso il sabato che precede la prima domenica di maggio è accompagnato da una processione che parte dal Duomo e attraversa il centro antico della città, per concludersi nella Basilica di Santa Chiara. La processione si svolge in ricordo della traslazione delle reliquie del Santo dal cimitero posto nell’Agro Marciano, territorio oggi ricadente nel quartiere Fuorigrotta, alle Catacombe di Capodimonte, poi denominate per questa ragione Catacombe di San Gennaro, ed è detta anche “processione degli infrascati” per la consuetudine del clero di proteggersi dal sole coprendosi il capo con corone di fiori.